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Salse e sughi

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Ketchup fatto in casa

Mio figlio ne va matto come sempre, io non l’ho mai sopportato, mio marito lo gradisce se ce n’è in casa. Appunto: se ce n’è. Durante il periodo che abbiamo trascorso chiusi in casa tra malattie e quarantene c’è stata la “crisi del ketchup”, una crisi talmente pesante che nemmeno Wall Street nel ’29. .. togliere il ketchup a mio figlio è come toglierli l’aria, del resto da uno che lo spalma sul pane manco fosse la Nutella che c’è da aspettarsi?

Ed ecco un’altra delle mie genialate dovute al momento di acuta necessità: ci sarà il modo di farlo in casa, vero?

C’è. Eccome se c’è… ed è talmente buono che ho iniziato a mangiarlo pure io.

Vi lascio una ricettina facile facile e, per chi ha il Bimby, anche la versione da pigroni!

Ketchup fatto in casa

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Serves: 1 bottiglia grande Cooking Time: 30 mins

Ingredients

  • 400 g. di passata di pomodoro di buona qualità
  • 50 g. di zucchero semolato
  • 60 g. di aceto di vino bianco
  • un pizzico di sale fino

Instructions

1

Il procedimento è semplicissimo poichè è sufficiente unire tutti gli ingredienti all'interno di una casseruola e cuocere, mescolando spesso, per 25-30 minuti, facendo attenzione al bollore per non inondare la cucina di salsa.

2

Quando arriva alla densità desiderata spegnere il fornello e lasciar raffreddare.

3

Io lo conservo in una bottiglia del ketchup riciclata e che lavo bene ad ogni preparazione.

4

Procedimento velocissimo con il Bimby (oramai lo faccio sempre così per non sporcare la cucina):

5

mettere nel boccale tutti gli ingredienti e cuocere per 20 minuti, 100 gradi, velocità 1;

6

cuocere ancora 5 minuti, temperatura Varoma, velocità 1;

7

mescolare per 20 secondi a velocità 6.

Antipasti e stuzzichini/ Economiche/ Ricette vegetariane/ Salse e sughi

Pesto di ricotta con fiori di erba cipollina

Questa è una ricetta che risale ad ancor prima delle vacanze, quindi stiamo parlando di inizio giugno, ma non ce l’ho fatta a pubblicarla prima nè a stare un po’ in vostra compagnia: troppo caldo, una pigrizia infinita, una stanchezza cronica e un paio di fastidi che proprio non mi hanno fatta sentire in forma hanno fatto sì che la lasciassi in archivio e mi rifacessi vedere solo ora per proporvela.

Come sapete ho un balcone pieno di verde, molto del quale è dato da piante aromatiche (in realtà coltivo anche la lattuga e la rucola 🙂 ), ma spesso mi sfugge di mano e fiorisce prima che io riesca a togliere i boccioli per non indebolire la pianta e una di queste è stata l’erba cipollina: solo che di fiori me ne sono trovati proprio tantissimi e mi piangeva il cuore a buttarli, quindi ci ho provato, complice una ricottina ancora immacolata nel frigorifero. Diciamo che mi piaceva l’abbinamento dei colori 🙂 ma vuoi mettere la delicatezza della ricotta con l’aroma leggermente pungente di questi stupendi fiorellini viola?

Non solo l’esperimento è stato approvato all’unanimità, ma è piaciuto moltissimo, insomma ne abbiamo ricavato dei crostini da aperitivo deliziosi! Se ne avete sui vostri balconi o in giardino provate… è delicatissimo!

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Pesto di ricotta con fori di erba cipollina
Tempo di preparazione 15 mins
Porzioni
1 ciotola
Ingredienti
Tempo di preparazione 15 mins
Porzioni
1 ciotola
Ingredienti
Istruzioni
  1. Utilizzare dei fiori di erba cipollina pulitissimi e tritarli insieme ai gherigli di noce: andrà bene un mortaio o un robot da cucina. Unirvi poi l'olio extravergine di oliva fino ad ottenere una consistenza cremosa.
  2. Alla fine aggiungere la ricotta, il sale e il pepe ed amalgamare bene; decorare con qualche fiorellino tenuto da parte.
  3. E' ottima sul pane ma anche per condire una pasta (e non sta affatto male nemmeno accompagnata alla carne).

Conserve/ Ricette vegetariane/ Salse e sughi

Battuto di salvia e mandorle tostate (e tramonti imperdibili)

Una domenica gelida, una bora da far cadere le orecchie 🙂 , ma se hai dei cagnolini che strepitano per uscire non puoi fingere di non accorgertene, quindi ci si riunisce in conclave e si valuta la soluzione migliore: oggi abbiamo optato per il Sentiero della Salvia, bellissima località in provincia di Trieste dove la bora non la si sente affatto ed è costantemente esposta al sole.

Siamo usciti abbastanza tardi considerato il tramonto imminente, ma ne è valsa la pena, bastano le foto per descrivere la bellezza di quei momenti che hanno illuminato di rosso tutta la zona che, come risulta intuibile dal nome, è cosparsa di salvia selvatica, meravigliosamente profumata e che viene raccolta anche da chi la coltiva nell’orto, vista la sua superiorità qualitativa: cresce tra le rocce carsiche, in condizioni di povertà d’acqua, quindi l’aroma è intensissimo e lo si sente già passeggiando, inoltre è circondata da cespugli di timo vulgaris, delizioso, intenso, tant’è che solo ad accarezzarne i rametti ne si porta il profumo sulla pelle.

Sono ritornata a casa soddisfatta, rigenerata e con un bel bottino, quindi mettiamoci subito in cucina a farne uscire qualcosa di delizioso: pronti per questa (non) ricetta?

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Battuto di salvia e mandorle tostate
Non è una ricetta vera e propria, la chiamerei "Pesto di salvia e mandorle tostate", ma rischierei il linciaggio da parte dei genovesi per aver usurpato il nome alla loro salsa di campanile, quindi accontentiamoci del termine "battuto", tanto è buonissimo ugualmente 🙂 Non ci sono dosi né indicazioni precise, si segue il proprio gusto...
Porzioni
Ingredienti
Porzioni
Ingredienti
Recipe Notes

Frullate tutto insieme con il minipimer, punto! Mica vorrete altre spiegazioni, vero? Assaggiate e poi ditemi...

 

 

Primi/ Ricette vegetariane/ Salse e sughi

Pasta fredda al pesto di zucchine e mandorle con pomodorini arrostiti e olive

 

Luglio. Tradizionalmente il mese meteorologicamente più stabile dell’anno, ma questa volta lo vivo alla giornata, prendendo i momenti di sole cocente per un tuffo in mare e godendo delle giornate come oggi per prendere fiato: per me luglio significa colazioni alle sei del mattino, in pigiama sul balcone, a piedi nudi sulla pietra fredda, mentre i primi raggi di sole iniziano ad accarezzarmi il viso. Stamani invece gironzolavo per la casa sentendo il legno bianco del pavimento insolitamente fresco mentre, affacciandomi, cumuli neri si addossavano inondando il cielo di una luce anomala che faceva sembrare irreale il bosco davanti casa. Non mi dispiacciono momenti così, mi rendono più energica dopo la pigrizia delle giornate più cocenti e, volendo, anche un tuffo in mare e quattro bracciate sotto il cielo cupo mi regalano sempre un’emozione unica, una sorta di unione con la natura vista in tutte le sue sfaccettature.

Non lo so se al rientro dal lavoro troverò il sole o la pioggia, tuttavia il pranzo dev’essere pronto in quanto i miei orari male si conciliano con qualsiasi preparazione, quindi ho optato per un piatto fresco e gradevole comunque, a prescindere dal caldo intenso o da un eventuale abbassamento della temperatura.

Una pasta fredda, condita con un pesto diverso da quello tradizionale genovese, unita ad una manciata di pomodorini arrostiti (o, a scelta e per una versione più estiva, freschi e tagliati a cubetti) e di olive nere: anche qui potete sbizzarrirvi usando quelle greche o di Gaeta, più amarognole, oppure le dolci spagnole come ho fatto io, oppure addirittura passarle al forno e condirle con olio, peperoncino e aglio. Anche le dosi sono molto generiche perché va tutto a gusto personale, l’importante è che si crei un’armonia di sapori tipicamente estivi e profumatissimi!

 

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Pasta fredda con pesto di zucchine e mandorle
Tempo di preparazione 10 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Porzioni
2 porzioni
Ingredienti
Tempo di preparazione 10 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Porzioni
2 porzioni
Ingredienti
Istruzioni
Per il pesto di zucchine
  1. Frullare con il minipimer la zucchina tagliata a cubetti insieme con le mandorle leggermente tostate, l'aglio, il sale, l'olio evo e il parmigiano, tutto a piacere e secondo gusto (io prediligo abbondare con le mandorle).
Per la pasta
  1. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione e, nel frattempo, arrostire i pomodorini; scolare bene la pasta conservando un cucchiaio di acqua di cottura per stemperare il pesto e mescolarla con quest'ultimo finchè è calda. Non appena sarà raffreddata unirvi i pomodorini (se preferite potete anche utilizzarli a crudo e tagliati a cubetti), la mozzarella a dadini, il basilico e le olive. Mescolare bene e mangiarla a temperatura ambiente.

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Sapori scandinavi tra verdure e panna acida

Da molti anni sogno “il viaggio”, quello nel profondo nord, quello che avevamo già programmato ma che poi, a seguito di cause contingenti, è saltato… ed è da allora che penso e ripenso al “mio” grande nord, quello con le alci, il legno di betulla, le felci e le immense distese incontaminate di natura, quello in cui l’uomo incontra la terra e la terra dona all’uomo, nel massimo rispetto reciproco.

Immagino i ghiacci perenni, immagino il mare plumbeo dalle temperature proibitive eppure così ricco di merluzzi, salmoni ed aringhe, immagino un pescatore che lancia la lenza dopo aver praticato un foro nel ghiaccio, solo nel nulla, immagino il coraggio di uscire con i pescherecci finchè la bella stagione lo consente, immagino il pesce steso sugli essiccatoi ad ogni angolo di strada. Immagino le balene, immenso spettacolo della natura, immagino l’aurora boreale e la sua magia, ne immagino i sapori intensi della cucina, gli accostamenti agrodolci, il pesce ovunque, le verdure di stagione che sempre abbondano in tavola, i condimenti grassi e sostanziosi.

E ispirandomi a ciò ho portato la cena in tavola, con un occhio alla dieta e l’altro ad un tocco saporito e sfizioso!

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Verdure arrostite e salsa alla panna acida
Tempo di preparazione 10 minuti
Tempo di cottura 40 minuti
Porzioni
3 persone
Ingredienti
Tempo di preparazione 10 minuti
Tempo di cottura 40 minuti
Porzioni
3 persone
Ingredienti
Istruzioni
  1. Tagliare il cavolfiore a pezzi grossolani, lasciando anche qualche foglia esterna, lo stesso fare con la zucca lasciando anche la buccia e togliendo i semi (che userò in seguito, una volta essiccati, in quanto sono ottimi e commestibili), foderare una teglia con della carta forno, deporvi le verdure e cuocere a 180° per 40 minuti (ho impostato la cottura ventilata). Nel frattempo tostare in padella i semi di zucca, coprendoli con un coperchio in quanto scoppiettano, poi aggiungerli alla panna acida e al succo di lime, frullando il tutto: si otterrà una deliziosa salsa profumatissima e dal sapore tipico del seme tostato, perfetta per intingervi le verdure arrostite e (per alleggerire l'apporto calorico) ne basta davvero poca!

E dopo tanto tempo ritorno anche con un po’ di musica…

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Il pesto di ottobre con foglie di ravanello e noci

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Finalmente è sabato, finalmente tiro un po’ il fiato dopo la consueta settimana da incubo, densa di problemi e di lavoro: è un sabato diverso, sola a casa con le cagnette mentre il marito è al lavoro e il figlio è in barca con la fidanzatina (siamo in periodo di Barcolana), quindi mi ritaglio qualche ora per me e intanto penso a molti anni fa, all’ultimo Oktoberfest cui siamo riusciti ad andare, quando ai Mass (il tipico boccale di birra da litro) si accompagnavano quintali di ravanelli intinti nel sale perchè smorzavano l’effetto dell’alcool rendendo possibile bersi tranquillamente tutto il litrozzo! Anche due volendo… senza mai ubriacarsi… 🙂

Quindi volevo ritornare un po’ al sapore delle mie vacanze di allora, quelle spensierate di sposini novelli che se la godevano a bere e cantare, e con l’occasione di farmi una scorpacciata di ravanelli questa volta mi sono trovata anche i mazzi di foglie, bellissime e fresche, tant’è che sarebbe stato un delitto doverle buttare!

Ci ho fatto un pesto, complici i pinoli raccolti in Puglia durante le vacanze, che ho accompagnato ad una bella porzione di noci per addolcire il sapore pungente delle foglie di ravanello e ottenendo una salsina velocissima, economica e perfetta per chi, come me, corre tutto il giorno… un’altra quasi “non ricetta” che però sicuramente può tornare utile nei momenti di panico.

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Ingredienti:

le foglie di tre mazzetti di ravanelli

2 spicchi d’aglio

una manciata di pinoli

tre manciate di noce sgusciate

un pizzico di sale

olio evo q.b.

pecorino grattugiato a piacere (o parmigiano)

Procedimento:

Non c’è… basta frullare tutto insieme e versando l’olio a filo, con l’accortezza, se si vuole conservare il pesto in frigorifero per parecchi giorni, di non aggiungerci il pecorino, ma di mettercelo solo nel momento in cui di andrà a condire la pasta poichè tende a fermentare; è comunque possibile congelare il pesto nel caso in cui lo si voglia utilizzare dopo un periodo di tempo più lungo.

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Primi/ Ricette vegetariane/ Salse e sughi

La pasta alla crudaiola (con le olive travestite da melanzane!)

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Mio figlio ha sempre fame, mangia cose che nessun bambino forse apprezza, va pazzo per le frattaglie e il fegato, per le carni affumicate e piccanti, per le spezie, per il grasso del prosciutto (santo subito! finalmente qualcuno che ha capito quali sono le parti migliori…), ma odia la Coca Cola, le patatine, le bevande gassate (e fin qua mi sta benissimo)… i funghi e le olive (ahiahiahi…)!

Colta da un impeto di ispirazione grazie a lei sono riuscita a rimediare un pranzo in pochi minuti, uno di quei pranzetti freschi che ti salvano all’ultimo secondo di una giornata caotica in cui il termometro sfiora i 35°C. all’ombra, condizione climatica che dovrebbe togliere l’appetito ai più ma che a mio figlio gli fa un baffo, purtroppo… Ci sono quelle giornate in cui rincasi stremata e fai la fatidica domanda: “Con questo caldo vi andrebbe un gelatone o quattro cosucce fredde con una birretta ghiacciata?”, domanda alla quale il marito aderisce senza grossi problemi ma che nel figlio provoca un (a parte la birretta da evitare) “ho tantaaaaaa fameeeeee” e ti cade il mondo addosso insieme ad ogni speranza di cavartela con quattro ovetti sodi, un paio di grissini, la fantomatica birretta e un gelato!

Bene, per una volta me ne sono fregata alla grande del suo odio per le olive e ci ho provato con molta temerarietà, sminuzzando bene l’oggetto del suo fastidio e mettendogli un bel piattone di spaghetti davanti al naso: la prima reazione, all’assaggio, è stata di gioia, poi la fatidica domanda: “Cosa sono questi pezzetti neri?”…. sudori freddi e poi l’illuminazione! “Stellina, sono melanzane!”… immediatamente apprezzate dal goloso! A fine pasto gli ho chiesto se l’avesse gradito, così tanto per avere un minimo di substrato di certezza a darmi il coraggio di confessare, poi per onestà eccomi con l’exploit: “Ciccio, ti sono piaciute le olive travestite da melanzane?”…. l’ho visto impallidire e iniziare a sputacchiare urlando al tradimento, ma sotto sotto la soddisfazione di averle gradite non me l’ha voluta dare!

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Ingredienti (dosi a piacere):

rucola

pomodori

olive nere al forno

sale

olio evo

peperoncino a piacere (che io ho clamorosamente dimenticato in quanto distratta nell’intento di camuffare le olive a mio figlio)

Procedimento:

sminuzzare il tutto grossolanamente con un coltello, salare e aggiungervi l’olio extra vergine di oliva, tutto a crudo e condirvi una bella spaghettata!

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Ricette vegetariane/ Salse e sughi

Le ultime zucchine e un pesto alternativo

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Finalmente il giorno della partenza tanto atteso si sta avvicinando, con quel tocco di ansia perché il ritorno a casa coinciderà con il ritorno a scuola, e la mia stanchezza sta toccando il massimo storico: mai più farò l’estate tutta tirata senza un solo giorno di ferie, questa è una regola che mi sono imposta perché ho lavorato come una matta sostituendo colleghi e senza mai un aiuto, perché ho avuto dei cari amici in visita e mi sono trovata bloccata tra casa e ufficio, perché è passato a trovarmi anche un provvidenziale mal di denti a scombinarmi i piani, perché ho trascorso giornate dense di preoccupazioni a causa della salute della mamma.

Sono riuscita a trascorrere un solo fine settimana lontana da casa, due giorni meravigliosi a Oberdrauburg, in Austria, del quale mi sono rimasti un ricordo incantevole e qualche scatto fatto da mio figlio, tre tra tutti che mi hanno incantata e che lascio anche qui…. perché Federico ci tiene davvero e anche a me piacciono proprio tanto!

Prima della partenza voglio far fuori un po’ di zucchine, sia mai che il frigorifero del camper non faccia problemi come sempre e mi tocchi vederle appassire… è un pesto alternativo che mi permetterà di godermi uno strascico d’estate mediterranea anche nell’atmosfera nordica che ci accoglierà a breve… Berlino arriviamo!!! E noi ci si vede un po’ più in là……

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Ingredienti:

350 g. di zucchine (2 zucchine grosse)

90 g. di parmigiano (se avete del pecorino ben venga…)

250 g. di olio evo

75 g. di mandorle pelate

1 spicchio grosso di aglio

basilico q.b. (io qui ci vado un po’ pesante… lo adoro!)

sale q.b.

Procedimento:

Per prima cosa ho pelato le mandorle tuffandole per pochi minuti in acqua bollente, poi le ho tritate e messe da parte insieme al formaggio grattugiato, ho tritato le zucchine a crudo e le ho lasciate un po’ a colare per togliere un po’ dell’acqua che inevitabilmente rilasciano, alla fine ho riunito tutti gli ingredienti nel boccale del Bimby (o del frullatore) e ho macinato tutto insieme, non troppo finemente perché amo sentire sotto i denti un po’ di consistenza.

Ho versato tutto nei vasetti e messo nel congelatore perché se ci si mette il formaggio da subito c’è sempre il rischio di fermentazione (mi accadde anni fa… da allora congelo il pesto non destinato ad un consumo immediato).

Un pesto alternativo ed economico anche se (non me ne vogliano i liguri) non potrebbe definirsi con tale nome, ma delicatissimo anche se spalmato su una fetta di pane casereccio.

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Primi/ Ricette vegetariane/ Salse e sughi

Il verde più bello

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Mi affaccio al balcone e c’è il bosco, tanto vicino che lo posso toccare, è di un verde vivo perchè è vero che la pioggia rende i verdi più intensi, grosse gocce stanno scendendo da un cielo plumbeo, tuona, l’acqua scende a catinelle, soffia una brezzolina gelida.

Lo stesso bosco che a primavera inoltrata mi apre il cuore quando guardo il suo verde, quando mi siedo e fisso incantata quel quadrato di prato che sorge a poco più di un metro dalla mia mano, sembra una distesa infinita e con la fantasia sto passeggiando in quota, su una cresta dolomitica, dove il verde è lo stesso, vivo e incontaminato.

L’estate è turchese come il mare e verde come i monti, questa è la mia idea dei colori ideali… la voglia di partire talvolta è tanta, ma amo la mia casa, il mio nido, specie ora che l’ho un po’ rivisitato lavorandoci molto e scovando dei complementi vintage, giocando con pochi soldi e tanta fantasia, allora la mia passeggiata dolomitica la faccio a pochi metri da casa, sempre accompagnata da Bubu e Polly, e la campagna la vivo raccogliendo bruscandoli, che dopo la pioggia spuntano in un’esplosione di gemme e il verde più bello lo metto nel piatto.

Questa ricetta la preparava la mia mamma quand’ero una ragazzina, lasciando i bruscandoli sbollentati nel piatto, mescolati alla pasta, ma in casa mia vivono due omini che apprezzerebbero il verde solo se si trattasse di Nutella colorata, quindi ho dovuto frullare il tutto e preparare una cremina, ma il sapore è rimasto lo stesso, con una gradevole punta di amarognolo nel piatto mitigata dalla dolcezza della panna!

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Ingredienti:

un mazzolino di bruscandoli (gemme di luppolo selvatico)

qualche cucchiaio di panna da cucina

sale q.b.

una manciata di pinoli tostati (circa 15 g.)

400 g. di linguine

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Procedimento:

Sbollentare per pochi minuti i bruscandoli in poca acqua salata in modo da togliere l’eccesso di amarognolo, poi frullarli con il minipimer utilizzando un cucchiaio di acqua di cottura, mescolare poi la crema ottenuta con un po’ di panna da cucina e condire la pasta. Servire immediatamente la pasta cosparsa di pinoli leggermente tostati.

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Bimby/ Conserve/ Salse e sughi

Felpe e ketchup

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Iera sera ci siamo permessi un’uscita con degli amici, era una vita che non lo facevamo perchè i soldi non avanzano mai, ma ieri l’ho voluto , fortissimamente voluto perchè mi sarei trovata in compagnia di persone intelligenti e che apprezzo, perchè talvolta la vita bisogna un po’ godersela, specie in un periodo di forti ristrettezze come quello che la mia famiglia sta attraversando in questo periodo.

Per una sera mi sono sentita diversa, un po’ quella che ero anni fa, quando di soldini ce n’erano di più… un po’ di “movida” ogni tanto fa bene al cuore, ringiovanisce e fa ridere spensieratamente, specie se condivisa con le persone giuste: ci siamo gustati una cena a base di panino caldo, di quelli bellissimi e pienissimi che appena togli lo spiedino che li mantiene integri ti ritrovi il prosciutto caldo da una parte, il formaggio filante in piena fase di anarchia e i funghetti che scendono lungo le maniche, il tutto innaffiato da una birra paradisiaca….

La dura realtà è arrivata nuovamente oggi, quando al mio piccolo si sono strappati i jeans, quando non riuscivo a trovare i calzoni acquistati l’anno scorso, quando l’ho portato di corsa ad acquistarne degli altri, altrimenti domani sarebbe andato a scuola in boxer… il cucciolo ha visto la felpa dei suoi sogni, nemmeno eccessivamente dispendiosa, ma ho dovuto negargliela perchè 30 euro alla fine del mese proprio non me li posso permettere! Lui lo sa che già avere i jeans nuovi è una piccola vittoria, che non tutti se li possono permettere, ma vedere la delusione sul suo faccino davanti alla felpa negata mi ha spezzato il cuore….

Gliela regalerò appena lo potrò fare, ma nel frattempo ho provato a preparare, sperimentando, il ketchup, la sua salsina preferita, quella che mette dappertutto, che si spalma pure sul pane… almeno riuscirò a regalargli una cena speciale come quella della paninoteca di ieri!

Ci sono tante ricette in rete, ma ho voluto provarne una tutta mia, con un risultato abbastanza simile a quello originale, anche se forse un po’ più liquido; sono partita dalla salsa pronta perchè l’esperimento con i pomodori freschi è stato rimandato alla prossima estate, quando i pomodori saranno maturi e profumati.

Ingredienti:

1 cipolla

680 g. di passata rustica

30 g. di miele

60 g. di zucchero

10 g. di sale

100 g. di aceto rosso (il mio è molto delicato, quindi regolatevi con le dosi in base al tipo di aceto)

Procedimento:

tritare la cipolla e poi cuocere tutto sino a che i sapori non si saranno amalgamati… la prova è l’assaggio perchè è stato un esperimento e io l’ho fatto con il Bimby.

Nel caso usaste il Bimby: 30′ vel.1 a 100°C. (la cipolla ovviamente va tritata per prima)

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