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Il Kaiserschmarren e la sua storia controversa

Ci ho pensato un po’ prima di pubblicare una ricetta che nella mia terra è conosciuta quasi come il pane, ma qui siamo austroungarici e magari tanto testo non fa, quindi poi ho valutato che il nostro paese è lungo lungo e arriva quasi ad accarezzare l’Africa, dove forse risulta sconosciuto o quasi.

Lo Schmarren nasce come piatto povero, della cucina contadina, molto nutriente in quanto composto da latte, uova, farina e strutto, tutti ingredienti di malga e facilmente reperibili, è tipico della zona altoatesina come di quella austriaca ed infatti l’etimologia del nome trae origine dal termine Schmer (strutto) o da schmieren (spalmare).

Sembra che lo Schmarren sia stato già presente sulle tavole contadine a partire dal 600, tuttavia l’origine del Kaiserschmarren pare risalga all’impero di Franz Josef, quindi parliamo del periodo intercorrente tra il 1830 e il 1916, nonostante la sua origine sia controversa.

Infatti c’è chi sostiene che a Franz Josef, nel corso di una battuta di caccia nel Salzkammergut sia stato servito un Holzfällerschmarren (omelette dei boscaioli) arricchita dall’uva passa, ma anche che, prima di divenire un Kaiserschmarren questa omelette sia stata una Kaiserinschmarren in quanto servita all’imperatrice Sissi che però, nota per la sua attenzione alla linea, l’avesse rifiutata devolvendola a Franz Josef (decisamente una migliore forchetta).

La terza ipotesi, che io personalmente preferisco, è quella che vede un cuoco di corte un po’ pasticcione che, al momento di estrarre lo Schmarren dalla padella, fece un gran caos distruggendolo, pertanto il piatto venne servito ugualmente mascherandolo con l’uva passa, la confettura di ribes e tanto zucchero a velo… e l’imperatore se ne innamorò!

Ad oggi è un dessert sempre presente sulle tavole austriache e sudtirolesi e riveste spesso il ruolo di apprezzatissima merenda nei rifugi alpini, dove io molti anni fa l’ho conosciuto.

Oggi ve lo ripropongo, dopo queste poche note storiche, grazie ad una ottima confettura Fiordifrutta Mirtilli Rossi di Bosco Rigoni di Asiago (lo so, non è di ribes, ma vi assicuro che regge il paragone senza rimpianti).

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Kaiserschmarren
Tempo di preparazione 10 mins
Tempo di cottura 5 mins
Tempo Passivo 30 mins
Porzioni
3 persone
Ingredienti
Tempo di preparazione 10 mins
Tempo di cottura 5 mins
Tempo Passivo 30 mins
Porzioni
3 persone
Ingredienti
Istruzioni
  1. Sbattere con una frusta l'uovo e lo zucchero (semolato e vanigliato), aggiungendo gradualmente il latte e la farina e continuando a mescolare per non formare grumi, poi unire il sale e il rhum.
  2. Mettere da parte l'impasto e iniziare a riscaldare i burro in una padella, poi versarlo cospargendolo di uvetta e cuocere a fiamma bassa coperto, a metà cottura girare lo Schmarren e proseguire a fiamma bassa anche sull'altro lato, sempre tenendo la padella coperta. Prima di spegnere la fiamma cospargere con un po' di zucchero e lasciar caramellare.
  3. Non è necessario prestare molta cura nel rigirare l'omelette in quanto andrà comunque servita a pezzettoni, cosparsa di confettura e di abbondante zucchero a velo. Va consumata calda.
Recipe Notes

Nel caso preferiate delle altre confetture o composte la scelta è ampia, la ricetta è molto versatile, tant'è che in passato l'ho realizzata anche con miele, noci e cannella.

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6 Comments

  • Reply
    saltandoinpadella
    23 Aprile 2020 at 21:55

    E’ un dolce che non ho mai assaggiato ma che mi incuriosisce da anni. Mi piacerebbe sentire la versione originale. Bisogna che venga a fare una vacanza da voi.

    • Reply
      Tatiana
      4 Maggio 2020 at 8:57

      Mi farebbe molto piacere se tu venissi! Io ti aspetto con un abbraccio (e un piatto di kaiserschmarren), ma visto che la vedo lunga intanto provali, non tene pentirai!
      Un bacio 🙂

  • Reply
    speedy70
    26 Aprile 2020 at 8:57

    Sarebbe perfetta ora per colazione, mi piace molto!!!!

    • Reply
      Tatiana
      4 Maggio 2020 at 8:58

      Con una colazione del genere sai che carica? Questo piatto è una cosa buonissima, ipercaloricissima ma è così buona e consolatoria da farti affrontare tutta la settimana con il sorriso 🙂
      Un bacio!

  • Reply
    ipasticciditerry
    5 Maggio 2020 at 9:49

    Ma quanto mi piace questa ricetta!! Non la conoscevo ma sono certa me la mangerei in un nano secondo. Brava

    • Reply
      Tatiana
      5 Maggio 2020 at 10:30

      E’ una ricetta tipica della nostra zona, molto frequentemente la propongono nei rifugi alpini perchè è un vero comfort food, specie se servita caldissima! Certamente le calorie abbondano, ma per una volta pace e bene 🙂
      Un bacio!

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