Dolci e desserts/ Economiche

Torta morbidissima all’uva

Un pomeriggio rubato ad una settimana piena ed impegnativa, fuori si gela, tra gli alberi che circondano casa la bora soffia impetuosa, la pioggia scende gelata e a secchi, ho voglia di un momento di tranquillità, di qualcosa di morbido, dolce e profumato: rientro dal lavoro con una stanchezza mentale di quelle feroci, infreddolita, mi infilo una felpona e un leggin morbido ed inizio a smanettare in dispensa per vedere cosa c’è rimasto. Trovo dell’uva che a mia madre non è piaciuta e che io ho portato a casa con l’intenzione di riciclarla poiché il cibo non si butta mai, ma si valorizza come meglio risulta possibile, rammento una ricetta rifatta da Elena sul suo blog (santa donna!) di una torta con l’uva fragola che solo a vederla mi era venuta voglia di mollare tutto e di “addivanarmi” con the, copertina e dolcetto (insomma, una di quelle cose un po’ porchette e libidinosissime).

L’uva in questione è una banalissima uva nera che tendeva a marcire se non veniva consumata in tempi rapidi, un po’ scialba, quelle cose che al supermercato arrivano direttamente dal frigorifero, ma oramai era entrata in casa e non esiste proprio che si butti! Sono riuscita a travestirla in maniera egregia, inserendola tra gli ingredienti di una torta spettacolare, facile, burrosa, golosissima… ed è diventata l’uva migliore che potessi mai utilizzare!

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Torta morbidissima all'uva
Tempo di preparazione 10 mins
Tempo di cottura 60 mins
Porzioni
1 stampo da max 24 cm.
Ingredienti
Tempo di preparazione 10 mins
Tempo di cottura 60 mins
Porzioni
1 stampo da max 24 cm.
Ingredienti
Istruzioni
  1. Montare a lungo le uova con il burro fuso, poi unire l'uovo e il latte continuando a sbattere; aggiungere il sale e la vaniglia e, da ultimo, la farina con il lievito.
  2. Versare metà impasto nello stampo oleato ed infarinato, versarvi un po' di acini d'uva tagliati a metà e poi ricoprire con dell'altro impasto; spolverizzare con lo zucchero ed infornare in forno preriscaldato a 175° statico per 10 minuti, poi abbassare a 160° e cuocere per altri 50 minuti circa.

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6 Comments

  • Reply
    Elena Levati
    22 Novembre 2018 at 6:07

    Brava Tati! sono felicissima che tu abbia trovato il modo di valorizzare quell’uva ma soprattutto il tempo di fotografare la torta e scrivere il post! ti fa bene!! Un bacino a te cara

    • Reply
      Tatiana
      22 Novembre 2018 at 8:51

      Sai Elena, mi sono resa conto che alla fine cucino sempre molto ma che per un motivo o per l’altro non pubblico ed è un peccato, quindi mi sono organizzata diversamente: metto da parte ogni ricetta che mi soddisfa, pace se le foto non sono impeccabili (anche se il mio essere precisina ne soffre) e cerco di scattare ogni qualvolta posso, questa torta l’ho fotografata alle sei del mattino! Mi ci vedi in piedi sul tavolo di cucina e ancora in pigiama che scatto come una pazza prima di correre al lavoro? Anche questo è ottimizzare i tempi, no? E mi fa bene, hai ragione 🙂
      Un bacio stella!

  • Reply
    ipasticciditerry
    6 Dicembre 2018 at 14:19

    Brava la mia Tati ♥ hai trovato una combinazione vincente per recuperare un uva non buona. Quando racconti della vostra bora mi viene freddo solo a leggere. Io sai che amo il caldo e con il freddo non vado molto d’accordo.

    • Reply
      Tatiana
      9 Gennaio 2019 at 8:09

      Ciao Terrybella! Sai, una cosa che non sopporto è lo spreco di cibo, cerco sempre di recuperarlo in qualche modo, anche se il fatto di avere due cani in casa (di cui uno “sfondato”) aiuta pareccchio 🙂
      La nostra bora ti aspetta quando vuoi eh? Lo so che ami il caldo, del resto come me, ma è sempre una bella esperienza 🙂 Ti regala certi cieli tersi che sono una poesia…
      Un bacione amica mia!

  • Reply
    daniela
    14 Dicembre 2018 at 17:58

    è un dolce buonissimo che profuma d autunno…una ricetta simile alla tua ce l ha la mia suocera ma la prepara con l uva merlot o marzemina credo…
    è sempre delizioso leggerti, perchè introduci a passi dolci di danza quasi ogni tuo piatto…
    daniela

    • Reply
      Tatiana
      9 Gennaio 2019 at 8:13

      Grazie Daniela, non sai quanto mi faccia piacere questa frase… “introduci a passi dolci di danza quasi ogni tuo piatto”, è una frase stupenda!
      Ho solo il rammarico di non riuscire a tenere insieme questo blog come vorrei: ho un periodo complicatissimo che sta durando oramai da più di un paio d’anni e sono talmente stanca che quando rincaso sogno solo un divano ed un bel libro, chiaramente cucino ma non riesco né a fotografare né a postare, ma pazienza, passeranno anche gli intoppi!
      Un bacio ed un abbraccio 🙂

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