“Non ho pazienza per alcune cose, non perché sia diventata arrogante, semplicemente perché sono arrivata a un punto della mia vita in cui non mi piace più perdere tempo con ciò che mi dispiace o ferisce.
Non ho pazienza per il cinismo, critiche eccessive e richieste di qualsiasi natura. Ho perso la voglia di compiacere chi non mi aggrada, di amare chi non mi ama e di sorridere a chi non mi sorride.
Non dedico più un minuto a chi mente o vuole manipolare.
Ho deciso di non convivere più con la presunzione, l’ipocrisia, la disonestà e le lodi a buon mercato.
Non tollero l’erudizione selettiva e l’arroganza accademica.
Non mi adeguo più al provincialismo e ai pettegolezzi. Non sopporto conflitti e confronti.
Credo in un mondo di opposti, per questo evito le persone rigide e inflessibili.
Nell’amicizia non mi piace la mancanza di lealtà e il tradimento.
Non mi accompagno con chi non sappia elogiare o incoraggiare.
I sensazionalismi mi annoiano e ho difficoltà ad accettare coloro a cui non piacciono gli animali.
Soprattutto, non ho nessuna pazienza per chi non merita la mia pazienza.”
Meryl Streep
Eppure, nonostante la pazienza sia latitante, ho trascorso l’ultima settimana con l’amica di sempre, quella perduta trent’anni fa e da poco ritrovata, quella che mi ha invaso la casa con i bagagli e il cuore con l’affetto che non ha mai perduto nelle sue peregrinazioni e nelle difficoltà che ha incontrato lungo il cammino: una settimana faticosa a gestire lei e il suo caro figliolo, ad accogliere anche il figlio maggiore appena ha trovato due giorni per raggiungerci, tutti strizzati in una casa che proprio grande non è: ho cucinato tanto, tantissimo, ho parlato molto, moltissimo… e ancora una volta ho capito che davvero non ho più tolleranza alcuna per chi manipola le persone, per chi sfrutta una donna per poi lasciarla da sola a crescere dei figli, senza un lavoro e con una casa che cade a pezzi, facendole la guerra e rovinandole l’esistenza.
Lei ora è ripartita mentre la sto aiutando a ritornare a casa, casa sua, la nostra città, chissà se ci riusciremo con l’unione di cuori che ci ha sempre contraddistinte, come quando avevamo quindici anni e ci divertivamo con nulla, quando contavamo gli spiccioli per un gelato al mare… ci spero davvero perché lei è dolcissima e già mi manca….
Appena lei è uscita ho incontrato un’altra cara ragazza, che conoscevo appena, in grosse difficoltà con il compagno e che si è trovata in mezzo alla strada, senza soldi né biglietto di ritorno a casa, sola in compagnia del suo cane e dei bagagli… potevo lasciarla nei guai? Ovviamente no, non me la sono proprio sentita, quindi (grazie alla collaborazione di un marito splendido) ce l’abbiamo fatta anche questa volta. E di nuovo posso ribadire di aver ricevuto più soddisfazione dall’amore che mi hanno regalato queste due persone rispetto ai rapporti fatui ed evanescenti con chi del mio tempo non merita nemmeno un minuto, con chi parla molto eppure non ti lascia nulla nel cuore, con chi ti elogia solo per mera convenienza: in pochi giorni ho ritrovato un’amica che credevo perduta e ne ho incontrata un’altra, ho imparato di più asciugando le sue lacrime che non ascoltando finti discorsi accademici e l’abbraccio che mi ha regalato ieri sera è valso più di mille parole.
Sono stanca, molto stanca…ma felice!
E ora finalmente riesco a condividere qualche scatto delle mie vacanze: mi sono fatta attendere, lo so, ma ne è valsa la pena investire il mio tempo regalando un pezzo del mio cuore perché la valanga di amore che ho ricevuto è stata incredibile, perché stringere lei in lacrime e faticare per non versarne altrettante è stata dura, ma so di aver fatto la scelta giusta e che la rifarei mille volte ancora!
Le foto che ho scattato sono moltissime, quindi inizio con quanto più mi ha colpito: i pescatori di Sciacca, perchè il legame che ho con il mare è indissolubile!