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Pesce

Insalate/ Light/ Pesce

Insalata con aringa e vinaigrette di senape

 

 

Oggi mi affaccio a questo angolino del web con una proposta più light rispetto alle focaccine del fine settimana: in realtà ho una voglia di un cornetto, di un pezzetto di torta, di una crostata che manco ve la immaginate ma i chili stanno scendendo, il metabolismo piano piano sta ritornando in sesto e mi sento decisamente meglio, quindi qualche sgarro (piccolo) ci sta ogni tanto ma non posso esagerare e devo rientrare in carreggiata.

Uno dei punti cardine per la riuscita di un percorso disintossicante è la varietà in cucina, l’appagamento dei sensi e del palato in particolare, scelta comunque complicata se si lavora tutto il giorno e si hanno anche dei carichi familiari, ma con un po’ di organizzazione tutto è possibile.

Amo il pesce fresco, oltretutto fortemente consigliato in qualsiasi dieta mediterranea, tuttavia mi è molto complicato acquistarlo spesso visti i miei orari di lavoro: ogni tanto ne faccio scorta, me lo faccio pulire e lo congelo, ma in questo caso ho trovato al supermercato delle magnifiche aringhe sotto sale, splendide, come quelle matjes che tanto ho amato durante i miei viaggi al nord e che gustavo nei panini del NordSee.

Le ho volute utilizzare, previo dissalamento, in una insalata light, fresca grazie alla mela ma saporita per la presenza della cipolla rossa di Tropea, voi metteteci anche una patata al vapore, ci sta tutta, che io ho dovuto omettere per ovvii motivi dietetici!

 

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Insalata con l'aringa
Tempo di preparazione 10 mins
Tempo Passivo 1 notte
Porzioni
1 terrina
Ingredienti
Per l'insalata:
Per la vinaigrette:
  • q.b. senape per me moutarde dolce alla birra
  • q.b. olio
  • 1 pizzico sale facoltativo (io non l'ho messo perchè la mia senape era molto saporita)
  • poche gocce aceto balsamico
Tempo di preparazione 10 mins
Tempo Passivo 1 notte
Porzioni
1 terrina
Ingredienti
Per l'insalata:
Per la vinaigrette:
  • q.b. senape per me moutarde dolce alla birra
  • q.b. olio
  • 1 pizzico sale facoltativo (io non l'ho messo perchè la mia senape era molto saporita)
  • poche gocce aceto balsamico
Istruzioni
  1. Per prima cosa è necessario dissalare i filetti altrimenti risulteranno immangiabili, lasciandoli già dalla sera prima in una terrina contenente acqua e latte, chiusa bene e conservata nel frigorifero.
  2. L'indomani i filetti saranno finalmente commestibili e sarà sufficiente tagliarli a pezzettoni mescolandoli in una terrina con degli spicchi sottili di mela (io non tolgo la buccia), la patata cotta al vapore e tagliata a cubetti (che io non ho messo) e delle striscioline di cipolla rossa di Tropea.
  3. A parte emulsionare bene un po' di senape con dell'olio, un pizzico di sale e un goccio di aceto balsamico e utilizzare la vinaigrette per condire l'insalata.
  4. Che abbiate usato o meno anche la patata avrete un piatto completo, freschissimo e molto gustoso, perfettamente detox per la primavera e ottimo per le prime giornate calde! Buon appetito!

Light/ Pesce

Salmone all’arancia

Domenica di (quasi) relax, finalmente è arrivata! Questa settimana l’ho attesa con ansia, con una stanchezza profonda, reduce dalle nottate ad aspettare mio figlio che, con le sue scorribande carnevalesche, mi ha fatto dormire sì e no quattro ore a notte, tanto lui era in vacanza (ma io no e alle sei la sveglia ha continuato a squillare ogni tragico giorno).

Ieri ho recuperato un po’ di forze, ma stamani comunque il mio corpo si rifiutava di collaborare, avevo un dolore alla muscolatura conseguente a poche ore di sonno e tante camminate, alla fine la reazione è stata quella di rimettermi in movimento con una passeggiata leggera stamani ed una tosta nel pomeriggio, ma si sa che i cani sono i migliori amici della nutrizionista e che quando si presentano all’uscio scondinzolanti non si trova il cuore di deluderli.

E’ stato comunque un pomeriggio che mi ha fatta sentire bene, provo una stanchezza sana, quella di una persona che finalmente sta rimettendo in movimento ogni muscolo del proprio corpo, che inizia a sentirsi più leggera e che ogni fine settimana investe una bella somma in verdure sane, gustose e lontane anni luce da filiere industriali.

Questa volta mio marito, che non ama il pesce, mi ha pensata portandomi un regalo un meraviglioso trancio di salmone, perfetto per il menu settimanale che devo seguire ma che, in tutta onestà, inizia a risultarmi un po’ noioso.

Avevo le meravigliose arance siciliane acquistate al mercato, potevo non sperimentare? Anzi, questa la passo alla nutrizionista, magari può rendere il menu più vario 🙂

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Salmone all'arancia
Tempo di preparazione 5 mins
Tempo di cottura 15 mins
Porzioni
1 piatto
Ingredienti
Tempo di preparazione 5 mins
Tempo di cottura 15 mins
Porzioni
1 piatto
Ingredienti
Istruzioni
  1. Tagliare tre fette sottili di arancia, complete di buccia, ed adagiarle sul fondo di una padella, appoggiarvi sopra il trancio di salmone completo di pelle in quanto questa aiuta a non far sfaldare la carne in cottura ed inoltre risulta più semplice toglierla dalla carne cotta.
  2. Spolverizzate sul salmone un pizzico di sale fino, un cucchiaino circa di pepe rosa appena schiacciato nel mortaio ed un giro d'olio (circa un cucchiaio), coprire e cuocere a fuoco medio per pochi minuti, controllando la cottura.
  3. A metà cottura girare il salmone con delicatezza per non romperlo, spremere quel che resta dell'arancia, mescolarvi un cucchiaio di farina con un po' d'acqua (ottenere circa un bicchiere di parte liquida) e versare il tutto sul salmone. Coprire nuovamente e portare a termine la cottura.
  4. Impiattare, togliendo la pelle al salmone, e aggiungere dei grani di pepe rosa che regaleranno un tocco di croccantezza ad ogni boccone; decorare con una fettina di arancia.

A bit of freedom/ Light/ Pesce

A bit of freedom… le mie prime pagine di libertà

Manco da tanto, da troppo tempo: giugno è volato nella mia totale assenza, lontana dal blog ma anche dal web, tra pensieri pesanti, mancanza di connessione, appartamento ancora sottosopra dopo la ristrutturazione e, tutto sommato, zero voglia di scrivere e di interagire.
Mi sono presa i miei tempi, ho rispettato la mia necessità di staccare, ho dormito, mi sono affidata completamente alle mani altrui affrontando ogni minuto passivamente, senza pensare, senza faticare, solo respirando a fondo, con calma… solo vivendo.
Oggi, primo giorno in cui il blog si presenta con u nuovo abito, vi lascio uno sfogliabile, una ricetta regalatami da un pescatore l’estate scorsa, vi dedico qualche fotogramma… leggetelo, godetevelo con calma e prima o poi ci rivedremo per qualche altra pagina completamente estiva.
Buona lettura!

Etniche/ Light/ Pesce

Riso thai e salmone per accogliere l’estate

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E’ innegabile, finalmente la stagione è cambiata e il sole scotta, il cielo è azzurrissimo e anche i pochi cumuli bianchi sono spazzati da quel lieve soffiare da est-nord est; ben conscia del fatto che l’estate ci sta dando solo i primi assaggi e che ben presto arriveranno i consueti santi del ghiaccio a farci provare ancora un ultimo brivido, la mia voglia di mare si fa sentire.

La scogliera è a cinque minuti da casa eppure sono relegata tra le mura domestiche a causa della scuola e degli infiniti volumi da studiare, ripetere, dalle interrogazioni continue cui sottopongo mio figlio, godendomi il sole solo dal balcone con la disperazione di tutta la famiglia.

Ho voluto portare almeno in tavola un tocco di freschezza, complice un filetto di salmone che giaceva congelato e qualche ingrediente un po’ diverso nascosto nella dispensa, per non trascurare il gusto anche in questo periodo in cui finalmente sono riuscita a mettere a dieta tutta la famiglia.

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Ingredienti:

250 g. di filetto di salmone

300 g. di riso thai

1 lime

circa 1 cm. di radice fresca di zenzero

1 cucchiaio di salsa d’ostriche

1 cucchiaio di salsa di pesce

q.b. di olio di sesamo

Procedimento:

ho tagliato a cubetti il salmone facendolo saltare velocemente nel wok con un po’ di olio di sesamo, poi ho aggiunto le due salse, lo zenzero grattugiato e il lime (scorza grattugiata e il succo), preventivamente “fatto rotolare” sul tavolo premendo leggermente con le mani altrimenti spremerlo risulta molto faticoso e si perde gran parte del succo.

A parte ho cotto il riso nel rice cooker (rigorosamente senza sale perchè il condimento è a base di due salse molto sapide), quindi si tratta di una cottura che si sviluppa mediante costante assorbimento dell’acqua da parte del riso che risulterà, pertanto, estremamente soffice.

L’ho servito in queste deliziose ciotoline e l’abbiamo gustato tiepido: fresco, delicatissimo e con un tocco estivo!

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Antipasti e stuzzichini/ Pesce

Il polpo in bottiglia per vivere una cena raffinata senza stress!

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Le foto sono state scattate al volo (senza luce) prima che planassero gli avvoltoi…. quindi mi scuso per la scarsa qualità!

Contro ogni aspettativa dettata dalla pigrizia che mi ha colto in questi giorni di festa sono già qui a raccontarvi del mio capodanno lontano da ogni possibile fonte di stress: il Natale in casa mia è sempre un po’ scadente a causa dei rapporti tesi che ho con i suoceri e che, di conseguenza, dividono la famiglia in due (io dai miei genitori e marito e figlio dall’altra parte)… fortuna che la prendo con filosofia non essendo una fanatica del 25 dicembre, da me vissuto solo come una festa d’atmosfera e lontano anni luce dal significato religioso che, per un’atea anticlericale come la sottoscritta, chiaramente non rappresenta nulla.

Un po’ mi dispiace perché la vivo sempre come una festa da trascorrere in famiglia, ma se non altro mi sono risparmiata megapranzi pallosi che non mi divertono affatto, tombole che odio dal profondo del cuore e ammennicoli simili; il capodanno invece mi piace, lo amo particolarmente specie quando mi riserva l’occasione, com’è accaduto lo scorso anno, di stappare una bottiglia di spumante in mezzo ad un paesaggio innevato, nel gelo dei monti e sotto un cielo trapunto di stelle come in città mai si potrà vedere.

Questo 31 dicembre mio marito ha lavorato sino alle 22.00 perché gli è toccato uno dei turni peggiori, ma si sa che i mezzi pubblici circolano sempre e come tale è giusto che il servizio venga garantito: potevo non fargli trovare una cena curata e ricca d’amore?

Mi sono imposta di non stressarmi mai più per alcun motivo al mondo perché sono una persona emotiva e sensibile, quindi soggetta a somatizzare tutto, e ciò vale anche in cucina: massima organizzazione, minimo sforzo e massimo risultato! Dalle vacanze estive mi era rimasto del pescato nel congelatore, dal quale ne ho ricavato sia le seppie per il secondo sia un bel polpo da utilizzare per l’antipasto: a dire il vero non che l’abbia conservato per tanti mesi appositamente, ma proprio non sapevo come cuocerlo al meglio. Ho tratto l’ispirazione da un’idea vista in rete tempo addietro e quindi ecco qui la ricettina!

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Ingredienti:

1 polpo di almeno 1 kg. (il mio era di kg.1,160)

la buccia di due arance

qualche foglia di alloro

un pizzico di sale

Procedimento:

Cuocere il polpo in pentola a pressione unitamente alla buccia di un’arancia (che tolgo con il pelapatate per evitare di avere anche la parte bianca) e a qualche foglia di alloro oltre ad un po’ di sale; dal sibilo proseguire la cottura per 40-45 minuti circa.

Una volta raffreddato tagliarlo a pezzettoni e inserirlo in una bottiglia in plastica precedentemente tagliata asportandone il collo (di acqua o altra bibita) alternando con un’altra buccia di arancia tagliata grossolanamente, poi appoggiarvi sopra un peso (io ho usato una bottiglia di birra piena d’acqua) e premere un po’ di volte sino a far uscire il liquido in eccesso; alla fine riporre un giorno ed una notte nel frigorifero mantenendovi sopra il peso.

Al momento di servire sarà sufficiente tagliare la bottiglia per estrarre il “salsicciotto” da affettare comodamente in quanto il liquido rimasto avrà gelificato mantenendo il tutto compatto: servire con qualche fetta di lime e dei chicchi di melagrana (se la tagliate a metà e la “schiaffeggiate” un po’ sul palmo della mano i chicchi cadranno a pioggia senza alcuno sforzo).

Ho affiancato al polpo un paio di fettine di salmone affumicato, del guacamole e ho accompagnato il tutto con un drink a base di Aperol e frizzantino aromatizzato con una fetta di arancia…. e poi non ditemi che il cenone è stressante!

Ovviamente il resto del cenone è finito nella slow-cooker che mi ha portato Babbo Natale, la quale ha cucinato per me mentre leggevo un libro accoccolata sul divano con un po’ di buona musica in sottofondo…. che voglio condividere con voi perchè è davvero un inno all’amore!

Buon anno compagni e compagne di blog…. e che la salute e la serenità siano con voi!

[youtube=http://youtu.be/3zckcClD1Qw]

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Etniche/ Pesce

Sono ritornata!

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In questo lungo periodo alcune di voi si sono preoccupate per la mia prolungata assenza, quindi mi sembra doveroso almeno motivarla: innanzitutto mio figlio ha seriamente rischiato una bocciatura a causa di un docente che lo ha preso di mira, quindi ho fatto l’impossibile per dedicarmi a lui e cercare di aiutarlo il più possibile, anche a scapito di molte ore di permesso chieste sul lavoro e che ora mi trovo a dover recuperare in quanto il mio contratto non prevede permessi retribuiti. Da ultimo il mio portatile, già più volte riparato, ha definitivamente ceduto: contavo di acquistarlo a fine luglio, ma a mio figlio  era stato promesso un regalo per la promozione e quindi che regalo sia…. rimandando ulteriormente l’acquisto del computer perchè le mie possibilità economiche sono limitate.

Ora sto faticosamente postando per il tramite di una ciofeca di notebook la cui tastiera salta in continuazione e la cui connessione è lenta da far paura, ma stasera ho realizzato un piattino talmente veloce e saporito che non potevo non proporlo!

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Ingredienti:

una porzione di filetto di pollock dell’Artico

1 cucchiaio di salsa di ostriche

3 cucchiai di salsa di pesce

olio evo q.b.

una manciata di semi di sesamo

una spruzzata di vino bianco secco

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Procedimento:

ho riscaldato la padella con poco olio evo e ho fatto dorare, da ambedue i lati, il filetto di  pollock, ho poi versato il vino proseguendo la cottura a fuoco lento e a pentola coperta per alcuni minuti, ho successivamente aggiunto le salse e i semi di sesamo, ho atteso che il tutto si amalgami e ho impiattato.

Il risultato è stato una pietanza dal sapore orientale, come piace a me, magra e saporita; perfetto è l’accompagnamento con il riso tuttavia io ho intinto nel sughetto della rucola appena raccolta ed era deliziosa… almeno non ho esagerato con i carboidrati!

Un bacione e spero di rifarmi viva quanto prima!

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Pesce

Nei miei sogni

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Nei miei sogni sono in riva al mare, in una casa di pietra bianca piena di luce, arredata con pochi kilim colorati e ciotole in coccio turchese, le finestre hanno le imposte azzurre aperte sul mare e poche tende di lino sventolano alla brezza che accarezza la pelle, nei miei sogni cammino a piedi nudi dentro e fuori casa, coperta da un pareo del color del mare, a passi leggeri per non disturbare la musica delle mille conchiglie agitate dal vento che tintinnano l’una contro l’altra, appese allo stipite e danzanti nella penombra del porticato che offre un respiro dal sole cocente del Mediterraneo.

Nei miei sogni mi illumino gli occhi del blu dell’Egeo, di un blu come non ce ne sono altri, nei miei sogni mi stendo pigramente con la silenziosa e gentile compagnia di un libro, che non urla ma mi accarezza con le sue note e la sua trama coinvolgente, un sogno nel sogno, e che rimane con me finchè decido di appoggiarlo delicatamente e con rispetto per tuffarmi in quel blu meraviglioso che profuma di sale, di alghe e di vento.

Nei miei sogni esco dall’acqua, rigenerata come sempre, e seguo il profumo del pranzo, delicato, dal sentore fresco e marino, agrumato ed erbaceo al tempo stesso… nei miei sogni c’è di nuovo il salmone, impreziosito da una cottura veloce e densa di sapori tutti mediterranei, da una cottura che mantiene il gusto del mare pur racchiudendo un’armonia di profumi incredibili…

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Ingredienti:

250 g. di filetto di salmone

2 limoni

olio evo

vino bianco

poca farina

prezzemolo

peperoncino

Procedimento:

Asciugare delicatamente i filetti con della carta da cucina e passarli in un piatto con un po’ di farina e poi passarli velocemente in padella nell’olio caldo, da ambo i lati; a questo punto versarvi un po’ di vino bianco, il succo di un limone e del peperoncino a piacere (io ne ho usati due secchi di Cayenna).

Cuocere al massimo dieci minuti e fuoco medio senza coprire, impiattare e cospargere di prezzemolo fresco tritato (ho usato quello coltivato da me ed era dolcissimo), servendo con una fetta di limone.

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Pesce

La grande presenza del salmone

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La mia voglia di mare e di estate continua come nei giorni scorsi, anche se ieri sera mi sono trovata a dormire sotto tre trapunte e con un pile addosso (prontamente presa per i fondelli dal mio calorosissimo marito che insiste a farmi dormire con la finestra aperta)… c’è poco da fare, l’escursione termica si sente anche in riva al mare in questo periodo, ma almeno in cucina cerco di godermi i sapori freschissimi, sempre con la speranza di lasciare qualche chilo per la strada, cosa non semplicissima vista l’enormità di ore che trascorro seduta ad una scrivania.

Sempre più mi rendo conto che la cucina è fatta anche di piccole variazioni, di tocchi di colore e di profumo come quello del pepe rosa, perfetto da abbinare al salmone, quasi fosse una sintonia di colori oltre che di sapori, come il verde del prezzemolo che si unisce al marroncino del pangrattato conferendogli una dignità di “nonsolopane”, il tutto armonizzato dai sapori mediterranei dell’olio di oliva e del limone, che profumano davvero di coste rocciose a picco sul blu del mare, che ti fanno sentire il profumo dell’estate portato dal vento.

Il salmone è un ospite nordico doc, ma è incredibile come riesca a conferire un aspetto raffinato e fresco ad ogni piatto, sposandosi a qualunque cultura culinaria, dalla particolarità del sushi giapponese al sempre piacevolissimo brunch salmone-burro irlandese-aneto e birra stout… il salmone è metamorfico, è un alleato come pochi e questa volta lo ospito in un contesto profumatissimo come il nostro mare.

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Ingredienti:

500 g. di filetto di salmone fresco o decongelato

2 limoni

pangrattato q.b.

sale grosso e pepe rosa q.b.

olio evo q.b.

prezzemolo tritato q.b.

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Procedimento:

Asciugare bene i filetti di salmone con della carta da cucina e ungerli con l’olio utilizzando un piatto piano, poi cospargerli bene di prezzemolo tritato, sale e del pepe rosa ripassato un po’ nel mortaio, da ultimo pressarli bene nel pangrattato e riporli in una teglia coperta di cartaforno oppure antiaderente (io ho usato la ceramica), per non dover aggiungere dell’altro olio.

Cuocere in forno a 180 gradi per 20 minuti, girando i tranci a metà cottura (io ho usato la funzione ventilata e non li ho girati).

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Insalate/ Pesce

Il verde e il rosa

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Lo avevo promesso: basta leccornie, basta calorie, basta carboidrati… sono già due settimane che il fisico mi dà segni di intolleranza e di sete costante, di bisogno di frutta e di verdure crude, fresche, ricche d’acqua; sento già il profumo d’estate grazie allo scirocco che porta l’odore del mare fino al portone di casa mia, sento la voglia di immergermi nell’acqua turchese e di pranzare a mezzogiorno in terrazza, sotto l’ombrellone, con i piatti in ceramica gialla e blu, di bere il the verde aromatizzato ai fiori, freddo, gelato, con le goccioline che scivolano lungo il bicchiere…

Ho voglia della mia brandina al sole del terrazzo, dove mi attende un libro e mi trovo a crogiolarmi con Bubu tra le gambe, che si acciambella e si gode la fornace del mattino pensando di essere un gatto, ho voglia del profumo del basilico che mi stuzzica le nari mentre mi immergo nella lettura, ho voglia di svegliarmi al mattino con il primo sole che entra dal balcone e stirarmi come un micio, ho voglia della calma pigrizia estiva e di dormire al sole quando mi va… ho voglia di ghiaccioli all’arancia e di sale tra i capelli, ho voglia di uscire al mattino con la mia borsa gialla, ho voglia di sandaletti colorati, ho voglia di mini leggins e canotte, ho voglia di colori, tanti colori!

Per la cena di questa sera ho voluto il rosa del salmone, il rosso intenso delle arance tarocco e il verde del finocchio… e anche della terrina perchè il finocchio da solo non ce la faceva… e ho mescolato tutto in un’armonia che sembra banale ma non lo è, in un bilanciamento di sapori fresco ed intrigante, in un girotondo di colori che chiudi gli occhi ed è già estate!

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Ingredienti:

250 g. di salmone crudo scongelato

mezza testa di finocchio

due arance tarocco più una da spremere

olio

sale

facoltativo: olive nere (che io ho omesso perchè mio figlio le detesta)

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Ho semplicemente tagliato il tutto a pezzettini pelando le arance a vivo e utilizzando il succo della terza arancia per condire l’insalata insieme all’olio evo e ad un pizzico di sale; prepararla con un po’ di anticipo affinchè vi sia il tempo per amalgamare al meglio i sapori.

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Insalate/ Pesce

Filetto di rombo con gamberetti e verdura

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La primavera finalmente inizia a farsi sentire e, come al solito, non sono riuscita a perdere nemmeno mezzo etto, nonostante i miei convintissimi sproloqui invernali sulla dieta e sul fitness (fragorosa risata…prego…), quindi sono alla pazza ricerca di ricette decenti e che mi facciano sentire un po’ meglio, almeno psicologicamente!

Questa volta la mia vittima è il rombo, prodotto ittico non tra i miei preferiti, ma,  causa i miei orari di lavoro, non riesco proprio ad andare in pescheria, quindi ho puntato ai prodotti da surgelatore più facilmente reperibili: vista la scelta per me non felicissima ho cercato di vestire al meglio questo povero rombo….

Per prima cosa ho tagliato a pezzettini dei pomodori ciliegini, ,ma se usate dei pomodori ramati incideteli e  scottatateli un paio di minuti per poterli pelare senza difficoltà, poi ho pulito gli asparagi e spuntato i fagiolini, prima di cuocerli: io ho fatto tutte le cotture al vapore, in modo da controllare senza difficoltà i tempi necessari perchè i vegetali vanno cucinati, ma devono restare croccanti al punto giusto.

Nel frattempo, in una ciotola, ho mescolato due cucchiai di aceto con un pizzico di sale e di pepe, ho aggiunto dell’olio evo e ho emulsionato con una forchetta, successivamente ho aggiunto due cucchiai di capperi, un po’ di prezzemolo tritato e del basilico (lo avevo conservato sott’olio dall’estate scorsa), ma si possono variare gli aromi… ad esempio il coriandolo va benissimo se si desidera un sapore un po’ più delicato e particolare, poi ho aggiunto qualche cappero e delle olive verdi tagliate a rondelle per dare un tocco di sapore in più al rombo.

Ora è il turno del “quasi odiato” pesce, che ho cotto al vapore (se volete previa aggiunta, nell’acqua della vaporiera, di limone e aromi a piacere, ma io questa volta non ho usato nulla perchè  mio avviso il condimento che andremo ad usare è già molto saporito), mentre  i gamberi, acquistati già puliti, sono stati cotti al vapore con dell’aceto aggiunto nell’acqua di cottura.

A questo punto, sempre tenendo tutto il resto al calduccio, ho tostato i pinoli in un padellino antiaderente finchè non sono diventati di un bel bruno dorato… sembra una procedura lunga, ma è già finito tutto! Ora basta distribuire il filetto sul piatto di portata insieme alle verdure mescolate ai pinoli e condite con l’emulsione preparata in precedenza: se avete il basilico fresco utilizzate qualche fogliolina per la decorazione… il mio basilico sott’olio non era proprio l’ideale per una decorazione!

Ah… nonostante gli improperi il pesce era buonissimo!!! 🙂

E ora, dopo gli insulti al pescetto, potete procedere con la lettura della mia “Ode al pescetto” e insultare me!

PS: confesso… ho sempre detestato le poesie (ma la rima costituisce conditio sine qua non per accedere al contest), che sono quasi peggio del pesce surgelato….

Per tentar l’estate in forma

con le calorie il conto torna

se le verdure nella ricetta metto

anche se il pesce non è perfetto

pietà di me abbiate

e non mi prendete a bastonate!

Riepilogo degli ingredienti:

3 filetti di rombo

300 g. di gamberi

300 g. di fagiolini

1 mazzetto di asparagi verdi

6 pomodori ciliegini

2 cucchiai di capperi

80 g. di olive verdi

30 g. di di pinoli

prezzemolo e basilico q.b. (calcolate circa un ciuffetto ciascuno)

olio evo q.b.

aceto bianco q.b.

sale e pepe q.b.

Con questa ricetta partecipo al contest “Meraviglia di primavera, colori e sapori di stagione”   indetto da Sallychef.

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