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Collaborazioni

Colazione/ Collaborazioni/ Dolci e desserts/ Rigoni di Asiago

Strudel di frolla

Manco da più di un mese, dopo il tour de force di Natale ne avevo bisogno, non ho mangiato dolci né ne ho cucinati a parte qualche specifica richiesta da parte di mio papà, che da bravo goloso non può rimanere senza il suo dolcetto settimanale; è stata un’assenza non programmata ma sentita, volevo stare lontana dal web e fare altro, ho mille progetti in sospeso e almeno in piccola parte andavano chiusi, volevo tirare un bel respiro profondo e prendere fiato.

Ci sono riuscita in minima parte, mi sono ritrovata a dover concludere moltissimi arretrati, il tutto da combinare con le ore di lavoro e con una stanchezza antica, ma sono riuscita comunque a mollare un po’ la presa e ad allentare lo stress, il tutto migliorato dalla stagione che sta volgendo al meglio, le ore di luce sono aumentate e per forza anche la mia energia è migliorata.

Sono stanca dell’inverno, sono stanca del freddo, sono stanca di correre sempre con l’affanno di non riuscire a fare tutto e di farlo sempre al buio, ho bisogno di luce, di sole e di aria tiepida, ho bisogno di dormire, di stendermi ogni tanto a non fare nulla, di pensare un po’ alla mia casa e a terminare dei lavori che vanno fatti.

Il primo passo l’ho fatto riavvicinandomi alla cucina con l’intenzione di rifare qualcosa di buono, di coccolare tutta la famiglia, approfittando del fatto che siamo nel periodo di Carnevale e quindi ho iniziato a friggere chiacchiere, ciambelle e frittelle, con gran gioia di tutti: è stato il primo passo che mi ha riavvicinata al comfort food e alla voglia di rimettermi ai fornelli per mettere in tavola qualcosa di più rispetto ad un pasto semplice ed essenziale.

Oggi voglio portare nel piatto qualcosa di goloso ma che sia più sano rispetto ai ricchi dolci che caratterizzano il periodo carnevalesco, che storicamente è caratterizzato dall’abbondanza e dall’abbandono di ogni regola; ho voluto riprendere in mano una frolla, l’impasto sano per eccellenza e che da anni oramai preparo usando l’olio al posto del burro, questa volta ho provato ad impastare con l’olio extra vergine di oliva approfittando del recente acquisto di un olio  molto delicato della mia zona, ritirato personalmente dal produttore, delizioso e dolcissimo.

E ho provato anche ad arrotolare l’impasto, quasi fosse uno strudel, proprio perché, contrariamente al solito, mi è venuto molto liscio ed elastico… è stato un esperimento. Riuscitissimo.

Post in collaborazione con Rigoni di Asiago.

Prodotti utilizzati:

Fiordifrutta Mirtilli rossi di bosco Rigoni di Asiago

Nocciolata bianca Rigoni di Asiago

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Strudel di frolla
Tempo di preparazione 15 mins
Tempo di cottura 30 mins
Tempo Passivo 30 mins
Porzioni
Ingredienti
Tempo di preparazione 15 mins
Tempo di cottura 30 mins
Tempo Passivo 30 mins
Porzioni
Ingredienti
Istruzioni
  1. Se lavorate l'impasto a mano spargete la farina sulla spianatoia, disponetela a fontana e aggiungete un po' alla volta tutti gli ingredienti, lavorando velocemente e poi lasciandola riposare nel frigorifero, avvolta in nella pellicola, per almeno mezzora. Se invece ne avete la possibilità utilizzate un robot da cucina ed impastate tutti gli ingredienti senza sporcare nulla, poi, come specificato sopra, mettete l'impasto a riposo al fresco.
  2. Una volta raffreddato, stendete l'impasto su un foglio di carta forno, spalmate un velo di nocciolata bianca, poi passate alla confettura ed infine arricchite il tutto con delle noci tritate grossolanamente. Arrotolate la frolla e infornate in forno preriscaldato a 180°, modalità ventilata se possibile, e cuocete fino a doratura (circa 30 minuti a seconda del forno). Servire spolverizzato di zucchero a velo.
Recipe Notes

Le mie uova erano piccole, motivo per cui ne ho usate due intere anziché un uovo intero più un tuorlo come consueto per la frolla; inoltre ho aggiunto un dito d'acqua in quanto l'impasto rimaneva molto asciutto, sempre a causa delle dimensioni ridotte delle uova utilizzate.

Antipasti e stuzzichini/ Collaborazioni/ Rigoni di Asiago

Tortine di pasta brisée con confettura di fichi, formaggio erborinato, miele e timo

Ci sono periodi in cui hai voglia di fare mille cose ma il tempo non ti basta mai, che cerchi di organizzarti al meglio le giornate ma per quanto ti affanni qualcosa rimane sempre indietro, il caos si accumula e, almeno per quanto mi riguarda, il disordine mi manda in confusione, non lo sopporto, mi mette un’ansia da paura!

Se poi a questi periodi di aggiunge anche la sfiga nera siamo a posto: premetto che in questi ultimi mesi in casa si è guastato tutto, ma proprio tutto, non da ultimo il frigorifero, fermo da un mese in attesa della sostituzione in garanzia, motivo per cui non ho più pubblicato nulla: è difficile cucinare quando gli ingredienti più vicini sono sigillati in scatole ermetiche sul balcone di casa e quelli più lontani sono nel congelatore in garage, come è complicato gestirsi in una cuna giù minuscola di suo e che ora sembra un magazzino tra pezzi di frigorifero sparsi a terra e parti di laminato appoggiati alle pareti.

Però da qualche settimana ho dei prodotti meravigliosi in dispensa e non potevo continuare a rimandare, ho preso fiato qualche giorno godendo almeno di un piccolo viaggio di quattro giorni tra i mercatini dell’Avvento di Norimberga e Rothemburg, luoghi in cui avevo desiderio di ritornare a distanza di anni (con relative mille difficoltà, per non smentirsi, in quanto siamo riusciti a riparare il camper la sera prima della partenza quando le speranze stavano svanendo), per poi ripartire con tutta la mia solita grinta, il frigorifero ancora guasto e… uno specchietto retrovisore in meno sulla macchina, regalo di ieri sera di mio figlio (in prossimità di dare l’esame per la patente)! Mai smentire un periodo di sfiga. Potrebbe andar peggio.

Mi dispiace per la qualità delle foto ma è sempre buio e, come se non bastasse, ieri sera mi si è guastata la reflex (tanto per confermare la situazione del periodo)…

Post in collaborazione con Rigoni di Asiago  di cui ho usato i seguenti prodotti:

Fiordifrutta ai fichi  Mielbio miele di fiori

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Tortine di pasta brisée con confettura di fichi, formaggio erborinato, miele e timo
Tempo di preparazione 30 mins
Tempo di cottura 20 mins
Tempo Passivo 1 ora
Porzioni
4 persone
Ingredienti
Per la pasta briséè
Tempo di preparazione 30 mins
Tempo di cottura 20 mins
Tempo Passivo 1 ora
Porzioni
4 persone
Ingredienti
Per la pasta briséè
Istruzioni
Per la pasta briséè
  1. Stendere la farina sulla spianatoia e aggiungervi il burro freddo a pezzetti, lavorando velocemente con le dita per non "bruciare" l'impasto, esattamente come nel caso della frolla, aggiungendo circa due cucchiai di acqua fredda e il sale; ovviamente l'impasto può essere lavorato velocemente anche con un mixer o con la planetaria (io ho usato il Bimby). Formare una palla, ricoprirla con la pellicola e lasciarla a riposo nel frigorifero per almeno un'ora. Estrarla dal frigorifero, appoggiarla tra due fogli di carta forno e stenderla con il mattarello, poi utilizzarla per foderare degli stampini precedentemente spennellati d'olio, punzecchiarla con i rebbi di una forchetta e iniziare la cottura come fareste con la frolla, cioè coperta con una manciata di legumi secchi, in maniera tale da non farla gonfiare. Io ho cotto le formine di pasta brisée per circa 20 minuti a 200 gradi in modalità ventilato, ma come non mi stancherò mai di ripetere… controllate la cottura in base al vostro forno! Non devono scurirsi, ma solo arrivare a doratura, per poter poi togliere la carta forno e i legumi e procedere con la seconda parte della ricetta.
Per la farcitura
  1. Lo so, non ho indicato le dosi, ma qui si va davvero a piacere e a gusto personale: l'estate scorsa avevo realizzato la ricetta con i fichi freschi, neri e dolcissimi, quindi avendo in casa la confettura Fiordifrutta Rigoni di Asiago che è totalmente priva di zuccheri aggiunti ho potuto replicarla anche in assenza di frutta fresca. Per il resto ho usato il formaggio erborinato perché dona equilibrio al dolcezza dei fichi e una fetta di prosciutto crudo arrotolata, il tutto arricchito da qualche goccia di Mielbio miele di fiori Rigoni di Asiago (ne basta poco!) che si sposa perfettamente con l'aroma intenso del timo fresco (anche qui andateci piano). Decorate con un rametto di timo fresco.
Recipe Notes

Ho provato a rifarle, in un momento di fretta, con della pasta briséè pronta e vi assicuro che la bontà non ne risente.

 

 

 

 

 

Collaborazioni/ Ricette vegetariane/ Rigoni di Asiago

Testaroli al cacao con noci e confettura di mandarino e curcuma

 

Sto attraversando un periodo strano, dopo un’infinità di preoccupazioni passate e vissute oltre ogni limite di tollerabilità umanamente possibile tutto mi scivola addosso, ogni qualvolta mio figlio prende un votaccio nemmeno mi scompongo, sono cosciente di avere dinanzi a me circa 1400 pagine da studiare per un concorso inerente alla mia professione ma non mi agito proprio, ogni qualvolta mio padre si inventa un nuovo malanno gli rispondo che passerà, in sostanza continuo a cucinare fregandomene un po’ del resto e tenendo la casa pulita ed accogliente, accendendo candele profumate e bruciatori… è come se dopo la tempesta che ho vissuto con la malattia di mia madre nulla mi toccasse più di tanto…

Sicuramente nel corso della settimana corro come una trottola tra lavoro, spesa, studio ed impegni familiari, ma nel fine settimana mi alzo tardi e giro per la casa a passi felpati, ancora in pigiama indugio nel gustarmi una colazione tranquilla, lunga, calma… io e solo il silenzio fuori dalla finestra, il balcone che guarda il bosco, l’aria ancora tiepida, le cagnette che reclamano un paio di snacks spingendomi con il naso finchè non cedo alle loro richieste.

Ancora davanti alla tazzina del caffè sistemo sul cellulare la lista spesa in maniera tale da non dimenticare nulla, lista che mano a mano che la dispensa si svuota provvedo a stilare, ma il sabato punto all’essenziale per non massacrarmi di pesi, allora l’idea prende forma, mi rendo conto di aver terminato la farina integrale e so di avere appuntato la ricetta dei testaroli, mi aveva colpita, devo averla letta non so dove ma mi sembrava perfetta per un piatto gustoso e veloce, con quel tocco un po’ rustico che si sposa bene con il dolce della frutta.

Ho una confettura Fiordifrutta mandarino e curcuma Rigoni di Asiago, una cosa strepitosa che volevo valorizzare al meglio, ottima con i sapori dolci, ma vuoi mettere l’accoppiata dolce-salato? Estasi allo stato puro poiché la confettura viene esaltata al massimo livello. Proviamoci. A me è piaciuto tanto.

Post in collaborazione con Rigoni di Asiago.

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Testaroli al cacao con noci e confettura di mandarino e curcuma
Tempo di preparazione 20 mins
Tempo di cottura 6 mins
Tempo Passivo 30 mins
Porzioni
3 persone
Ingredienti
Tempo di preparazione 20 mins
Tempo di cottura 6 mins
Tempo Passivo 30 mins
Porzioni
3 persone
Ingredienti
Istruzioni
  1. Versare le farine in una ciotola capiente, aggiungervi un cucchiaio raso di cacao amaro, unirvi il sale e l'acqua, un po' alla volta e mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi. Lasciare la pastella a riposo in luogo fresco per almeno trenta minuti.
  2. Trascorso il tempo di riposo, ungere leggermente una padella antiaderente e versarvi una mestolata di pastella, in maniera da ottenere una crepe abbastanza spessa (dai 2 ai 4 mm.), cuocerla per bene su ambo i lati (circa un paio di minuti a lato) e poi proseguire sino a terminare l'impasto.
  3. Tagliare le crepe, una volta fredde, a rombi regolari e, dopo aver portato ad ebollizione una pentola d'acqua, aggiungervi un pizzico di sale e tuffarvi i testaroli, facendoli cuocere per un paio di minuti.
  4. Scolarli e impiattarli, condendoli con qualche cucchiaiata di confettura al mandarino e curcuma Rigoni di Asiago (eventualmente ammorbidita con un po' di acqua di cottura) e cospargendoli con una manciata di noci tritate grossolanamente tra le mani.
Carne/ Collaborazioni/ Rigoni di Asiago

Arrosto di maiale con confettura di mirtilli rossi di bosco

Da qualche settimana ho smesso di fare colazione all’aperto, sul balcone, ma a dire il vero quest’anno di colazioni così ne ho fatte ben poche, del resto è stata un’estate strana e, lo ribadisco, un’estate molto fuori dagli schemi. Sto risalendo la china dopo anni di stress e di dolore, inizio a pensare al domani e a sorridere e allora mi godo anche i piccoli momenti, quelli di cui mi sono privata rinunciando alle mie colazioni all’aria aperta a favore di bocconi veloci, stanchi e nervosi.

Le mie mattine in settimana iniziano molto presto mentre per la casa mi aggiro come uno zombie con addosso solo una maglietta abbondante, mentre a piedi nudi ed occhi chiusi riempio di coccole (e di snack 🙂 ) le cagnette, iniziando la giornata molto a fatica perché la stanchezza antica si fa ancora sentire…

In quell’ora del mattino mi accorgo che l’aria è cambiata, che ogni giorno c’è un brivido in più, che nonostante vada ancora a nuotare in mare ogni tanto c’è la voglia di qualcosa di caldo e confortante, qualcosa da gustare in famiglia con le finestre chiuse; c’è voglia del boccone che ti riscalda l’anima, quello che ti regala il piacere della preparazione, che ti profuma l’ingresso appena apri la porta e che ti accoglie in un caldo abbraccio.

Non sono solita cuocere la carne, a parte la bistecca al volo che in casa viene richiesta a gran voce dal marito, non che non mi piaccia ma faccio parte di quella categoria che vivrebbe di vegetali per non far danno al mondo animale, però ogni tanto mi trovo a soprassedere per regalare un sorriso ai coinquilini golosi, quindi per questa volta che carne sia!

Post realizzato in collaborazione con Rigoni di Asiago.

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Arrosto di maiale con confettura di mirtilli rossi di bosco
Tempo di preparazione 20 mins
Tempo di cottura 90 mins
Porzioni
4 persone
Ingredienti
Tempo di preparazione 20 mins
Tempo di cottura 90 mins
Porzioni
4 persone
Ingredienti
Istruzioni
  1. Tagliare sottile la cipolla, imbiondirla nell'olio e poi appoggiarvi la carne, girandola su tutti i lati in maniera tale da sigillarla e mantenere all'interno di essa i succhi, assicurandone quindi la morbidezza, insaporire con le erbe aromatiche, regolando di sale e pepe, sfumare con i vino, poi coprire la casseruola con un coperchio assicurandosi che non bruci e aggiungendo, a necessità, dell'acqua, il tutto sino a cottura ultimata (ci vorrà circa un'ora e mezza).
  2. Una volta terminata la cottura estrarre la carne e, appena fredda, tagliarla in grosse fette che verranno adagiate su di un piatto da portata e procedere a preparare la salsa di accompagnamento.
  3. Questa verrà realizzata aggiungendo un cucchiaino di confettura Fiordifrutta ai mirtilli rossi di bosco Rigoni di Asiago ad ogni due cucchiai di fondo di cottura, preventivamente frullato con il minipimer e tolte le erbe aromatiche, unitamente ad un paio di gocce di salsa Worcestershire. Una volta riscaldata la salsa ed amalgamata bene versarla sulle fette di arrosto, che verranno servite ben calde ed accompagnate da un buon bicchiere di vino rosso robusto.

 

Collaborazioni/ Dolci e desserts/ Rigoni di Asiago

Gelato al lampone (senza lampone)

Ritorno dopo il periodo più buio della mia vita, ancora molto provata da una stanchezza antica ma piena di voglia di riprendermi: sarà una risalita lenta ma non ha importanza, nessuno mi rincorre e delle volte nella vita vi sono delle fasi che si concludono e ne iniziano delle nuove.

Ho trascorso un’estate che mi è scivolata tra le mani, privata della gioia che ogni anno mi portano le ore di mare, un’estate che è stata di dolore, di angoscia, di rassegnazione, un’estate che tra episodi di maltempo e problemi familiari mi ha lasciato ben poche ore di serenità.

Mi sento un po’ defraudata della stagione che più amo soprattutto perché sento l’autunno avvicinarsi a grandi passi, nonostante faccia ancora molto caldo, ma la luce è diversa, la superficie del mare è increspata sotto una lieve brezza settembrina, le ore di luce stanno lasciando spazio al buio autunnale e la mia cucina ne risente: preparo ancora insalate fredde di pasta o di cereali, ma la mia consueta iperproduzione di gelato sta drasticamente calando, nonostante le proteste dei golosi di casa!

Ho voluto fare un esperimento: di fatto è un gelato furbissimo da realizzare senza gelatiera, ma la mia era ancora a portata di mano quindi l’ho utilizzata. Gli ingredienti sono pochissimi. Il must è dato dalla presenza della confettura Fiordifrutta Rigoni di Asiago (è priva di zuccheri aggiunti, tuttavia per mio gusto non ho voluto aggiungere altro zucchero al gelato per mantenerne la delicatezza). E poi non mi si venga a dire che il gelato alla frutta lo si fa solo d’estate 🙂

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Gelato al lampone (senza lampone)
Tempo di preparazione 15 mins
Porzioni
4 persone
Ingredienti
Tempo di preparazione 15 mins
Porzioni
4 persone
Ingredienti
Istruzioni
  1. Frullare la confettura (tenendo da parte circa 20 grammi per la decorazione) con il latte e l'estratto di vaniglia e mettere da parte; nel frattempo montare la panna freddissima ed unirla al composto precedentemente frullato, mescolando delicatamente affinché non smonti, utilizzando una spatola e con movimenti dal basso verso l'alto. Versare in una ciotola e lasciare a riposo in freezer per qualche ora, avendo cura di mescolare il tutto ogni mezzora circa, affinché il composto rimanga morbido e senza cristalli di ghiaccio; prima di servire mantecare bene con un cucchiaio. Se avete la gelatiera utilizzatela per la consueta mezzora circa, sino ad ottenere un bel gelato denso e cremoso. Una volta versato nelle coppette decorare con la confettura avanzata, versata a cucchiaini, e terminare il tutto con alcuni lamponi freschi e con delle foglioline di menta.

BBQ4All/ Carne/ Collaborazioni/ Dissapore/ Grill/ Ifood/ Leroy Merlin/ Morato

La Notte Verde al Leroy Merlin: un anno dopo

Pensavo fosse stato un evento circoscritto all’anno scorso, una sorta di una tantum studiata in occasione dell’anniversario della nascita di Leroy Merlin, con un po’ di dispiacere poichè la scorsa estate era stata davvero una bellissima iniziativa; a primavera inoltrata sono stata informata da IFood che l’evento si sarebbe tenuto nuovamente, con l’invito a riproporre lo show cooking, qualora avessi accettato.

Memore del bel rapporto con la persone che parteciparono al corso mi sono ricandidata, con un brivido di soddisfazione perchè il risultato della scorsa stagione era stato molto gratificante, nonostante l’edizione 2019 si sia svolta (per noi “cuochini”) in maniera totalmente diversa, a seguito di una organizzazione differente e per alcuni, tra cui la sottoscritta, in quanto il punto vendita ha posto in essere molti cambiamenti relativi al personale cui fare riferimento, che chiaramente era impreparato e con il brivido di sbagliare qualcosa.

Nonostante tutto ce l’ho fatta, ho iniziato con una buona mezzora di ritardo sotto un calore sahariano, un sole che alle sei del pomeriggio picchiava come a mezzogiorno, con il cemento che scottava, sotto un tendone che sembrava nemmeno esserci, un tale livello di calore che ci è stato permesso di non utilizzare la casacca da cuoco ma solo il grembiule, però devo dire che dei corsisti così tenaci non li avevo mai visti: non se n’è assentato uno, nonostante il bollore del sole unito a quello delle braci del grill… sono stati dei grandi!

La proposta è stata molto semplice: un panino fornito dalla Morato e degli hamburgers New York Sliders della BBQ4ALL, il tutto cotto ed arrangiato a nostro piacere, purchè nel rispetto dei tempi, ossia un’ora di corso comprensivo di spiegazioni e di dimostrazione pratica.

Come sempre la gente che ti accompagna in questi eventi è fantastica, collaborativa, empatica e ghiottona… non poteva andar male! Assolutamente.

La ricetta della crema di accompagnamento la posto qui sotto, per il resto posso solo dirvi di provare la materia prima: i panini Morato sono eccezionali, perfetti sia per i dolci che per i salati, e gli sliders sono di una qualità che nemmeno potete immaginare… vi dico solo che ho scelto questa salsa in quanto ho sempre visto l’hamburger come qualcosa di invernale e che necessitava di un tocco di freschezza mediterranea, ma appena ho assaggiato gli sliders mi sono ricreduta, un’esplosione di delicatezza lontana anni luce dall’hamburger speziato e saporito del classico panozzo invernale, un altro mondo!

E se ne volete sapere di più sulla cottura barbecue… lo vedete quel bel librozzo sullo sfondo? Si intitola “Diventare grill master” di Gianfranco Lo Cascio ed è edito da Dissapore. Acquistatelo, fidatevi!

Per tutto questo ringrazio anche Netaddiction che ha contribuito a rendere il tutto un evento bellissimo!

Un’ultima cosa, prima di lasciarvi a foto e ricetta: l’evento si è tenuto il 28 giugno, posto tutto oggi 18 luglio, ma purtroppo nel mentre ho perso la mia dolce mamma e quindi sono state delle giornate complicate che non mi hanno permesso di portare a termine questo ultimo adempimento. Scusatemi.

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Crema di formaggio piccante con polpa di melanzana grigliata
Tempo di preparazione 15 mins
Porzioni
Ingredienti
Tempo di preparazione 15 mins
Porzioni
Ingredienti
Istruzioni
  1. Per ottenere la polpa della melanzana sarà sufficiente appoggiare l'intero ortaggio, senza sbucciarlo, sulla griglia (io ho usato un Kettle top di gamma), in cottura diretta (ossia proprio sopra le braci) e a coperchio chiuso, in maniera tale che esso "collassi" anche grazie al calore e alla convezione che si sviluppa all'interno del dispositivo: per evitare di bruciarlo basterà girarlo spesso, finchè non otterremo delle piacevoli bruciacchiature su tutti i lati, facendo attenzione a non esagerare con la cottura al fine di non trasmettere il sapore di bruciato alla polpa sottostante. La buccia ha lo scopo di ottenere una sorta di cottura al cartoccio, pertanto avremo una polpa molto morbida e dal sentore leggermente affumicato. Nell'attesa che la melanzana cuocia prepareremo il resto della crema semplicemente frullando insieme tutti gli ingredienti sopra citati, montando bene il feta con lo yoghurt. Non appena la melanzana sarà ben cotta, sarà sufficiente tagliarla a metà togliere la polpa con l'aiuto di un cucchiaio e, non appena questa si sarà raffreddata, unirla alla crema di formaggio. Questa salsa è perfetta per accompagnare i piatti a base di carne, tant'è che l'ho spalmata sul pane abbrustolito sul quale poi ho appoggiato un burger di carne bovina; a vostro gusto potete unire qualsiasi altro ingrediente, io ho accompagnato il tutto con un tocco di fresco dato da della insalata mista e da qualche fetta di melanzana grigliata e condita con un mix di olio evo, sale, peperoncino in polvere, aglio e menta.
Recipe Notes

Volendo accentuare la freschezza della crema è possibile aggiungere qualche goccia di limone.

Le foto sono state rubate al volo con l’Iphone, ma vi lascio qualche scatto fatto a casa con più tranquillità e dedizione.

 

 

Antipasti e stuzzichini/ Bevande/ Collaborazioni/ Rigoni di Asiago

Aperitivo estivo al pepe rosa

 

Questo aperitivo ce l’ho nella wish list da almeno un mese, sin da quando ancora pioveva ogni giorno e l’istinto mi dirigeva verso una cioccolata calda più che in direzione di un aperitivo fresco e leggermente frizzante, ogni giornata era talmente buia da mettere tristezza all’idea di fotografare un aperitivo all’aria aperta. Però quelle bottigliette di Tantifrutti Rigoni mi strizzavano l’occhio dal tavolo della cucina, lasciate in bella vista con l’intenzione di cogliere il primo raggio di sole e di realizzare questo aperitivo che da un bel po’ mi stuzzicava.

 

Poi è arrivato il sole, ho iniziato a sistemare con fatica e nei ritagli di tempo i miei spazi all’aperto, la temperatura è salita ma come spesso accade in casa mia si sono palesati altri problemi, di quelli pesanti che ogni figlia unica di genitori anziani e complicati può capire; sono stati giorni densi di preoccupazioni, sono state notti insonni, sono stati tempi poveri di parole, di stimoli, di ispirazione, momenti in cui chiunque abbia fede avrebbe pregato mentre altri, come me, avrebbero lasciato tutto in mano al destino.

 

Siamo arrivati finalmente ad oggi, un oggi ancora da organizzare e da programmare in maniera completamente diversa ma che mi fa vedere un po’ di luce rosa, mi fa sperare di avere del tempo per me, il regalo più bello quando perdi te stessa, un oggi in cui i miei genitori verranno finalmente messi in mani migliori rispetto a chi sino ad oggi ha causato solo un mare di guai per disonestà, ignoranza e menefreghismo. E quindi so che almeno a me è regalato del tempo, dei sorrisi, dei respiri profondi, delle carezze e finalmente un po’ di gentilezza.

Oggi sono andata a farmi una bella nuotata, poi mi sono goduta una passeggiata con i cani permettendomi il lusso di fermarmi e di guardarmi intorno, osservando la campagna intorno casa, i palazzi del quartiere con i loro balconi decorati, i giardini curati e qualche piccolo poggiolo abbarbicato in spazi minimi ma assolutamente una chicca nella sua collocazione: è incredibile quante cose si perdano di vista mentre si è concentrati sull’ansia!

Rientrata in casa volevo solo respirare a fondo e stare ancora all’aria aperta, senza stress per una volta, approfittando dell’essere sola in casa e allora sapevo essere arrivato il momento per iniziare a dosare il Prosecco con quel nettare delizioso che stazionava sul tavolo della cucina, di unire il pepe rosa a fare la differenza, di cogliere le foglie di menta dalla pianta e di spruzzarvi del buon limone di Sicilia… ho ottenuto una bevanda gradevolmente fresca, fruttata, leggermente alcoolica che ben si è sposata ad una baguette integrale, ad un ottimo spicchio di brie, a delle olivette nere dolcissime e a qualche stuzzichino che ha sempre il suo perché.

Io, il mio aperitivo ed un buon libro. La felicità.

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Aperitivo estivo al pepe rosa
Tempo di preparazione 5 mins
Porzioni
1 bicchiere grande
Ingredienti
Tempo di preparazione 5 mins
Porzioni
1 bicchiere grande
Ingredienti
Istruzioni
  1. Versare nel bicchiere la bottiglietta di Tuttifrutti Rigoni ai frutti di bosco, unire in uguale quantità il Prosecco, spremere mezzo limone e nel frattempo schiacciare bene al mortaio il pepe rosa, in maniera tale che non ostruisca la cannuccia ma da sentirlo tra i denti, unire della menta in foglie con del ghiaccio e mescolare bene. Sarà un aperitivo dalle note secche e molto fresco per le nostre serate estive, senza esagerare con il grado alcoolico e dal sentore delicatamente speziato grazie al pepe rosa.
Collaborazioni/ Dolci e desserts/ Rigoni di Asiago

Baklava con miele al limone

Questa è una di quelle ricette che o si amano o si odiano, dipende dal grado di dolcezza che accompagna i gusti del proprio palato: io sono per il dolce zuccherosissimo, quello che stanca molte persone ma che io amo alla follia, io che sono tipa da marzapane e marron glacé.

E’ un dessert tutto sommato conosciuto eppure ben pochi si avventurano a prepararlo in casa, ne esistono innumerevoli varianti come diverse tra di loro sono le origini di questa meraviglia dal sapore un po’ mediorientale, le ricette annoverano provenienze turche (forse questa è l’origine più accreditata), albanesi, greche, macedoni, ma nella mia terra è molto conosciuto in quanto siamo la porta dell’est, confinanti con la Slovenia e vicinissimi alla Croazia, insomma qui con la Baklava si familiarizza alla grande 🙂

Ho avuto l’occasione di provare questo meraviglioso Mielbio Limone della Rigoni di Asiago e mi è sembrato perfetto per variare un po’ la ricetta tradizionale: l’aroma di limone si sposa perfettamente con il gusto tipicamente mediterraneo di questo dessert riuscendo a smorzarne un po’ la dolcezza e rendendola meno stucchevole.

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Baklava
Tempo di preparazione 30 mins
Tempo di cottura 45 mins
Tempo Passivo 1 notte di riposo
Porzioni
6 persone
Ingredienti
Per la baklava:
  • 8 fogli pasta fillo
  • 100 g. noci tritate grossolanamente (al netto del guscio)
  • 100 g. pistacchi tritati grossolanamente (al netto del guscio, per un sacchetto di 200 g.)
  • 130 g. zucchero semolato
  • q.b. cannella in polvere
  • 80 g. burro fuso
Per lo sciroppo:
Tempo di preparazione 30 mins
Tempo di cottura 45 mins
Tempo Passivo 1 notte di riposo
Porzioni
6 persone
Ingredienti
Per la baklava:
  • 8 fogli pasta fillo
  • 100 g. noci tritate grossolanamente (al netto del guscio)
  • 100 g. pistacchi tritati grossolanamente (al netto del guscio, per un sacchetto di 200 g.)
  • 130 g. zucchero semolato
  • q.b. cannella in polvere
  • 80 g. burro fuso
Per lo sciroppo:
Istruzioni
  1. Per prima cosa tritare la frutta secca, non troppo finemente (io uso il mortaio, sentirete che profumo!) e metterla da parte, nel frattempo fondere il burro e usarlo per spennellare una teglia da forno.
  2. Dividere la pasta fillo in pezzi adatti ad essere inseriti nella teglia, stendervi uno strato e spennellarla abbondantemente con il burro, poi ripetere l'operazione con un altro strato sino ad arrivare a quattro fogli.
  3. Versarvi metà dello zucchero mescolato con metà della frutta secca e della cannella e ripetere l'operazione dei quattro strati di pasta fillo imburrata, per terminare con lo zucchero, la cannella e la frutta secca rimanente (abbondate pure, la frutta secca appena uscita dal forno è paradisiaca).
  4. Terminare con la pasta fillo che resta, ritagliare nella forma desiderata (tradizionalmente si ritagliano dei piccoli rombi) ed infornare a 160° per circa 35 minuti, poi alzare la temperatura a 200 gradi per ancora 10-15 minuti.
  5. Ora procedere con la preparazione dello sciroppo, che andrà realizzato portando l'acqua ad ebollizione ed aggiungendovi lo zucchero, il miele e il succo di limone; lasciar raffreddare lo sciroppo e versarlo sul dolce appena sfornato.
  6. Se lasciato una notte a riposo il risultato sarà divino! Io però non ho resistito e l'ho addentato ancora caldo... 😉
Recipe Notes

Essendo un dolce antico e tradizionale presente in molte culture balcaniche le versioni sono molteplici quindi non troverete mai un’unica verità relativamente ad ingredienti e dosi. Questa rispecchia il mio gusto personale ma sentitevi liberi di apportare tutte le modifiche che il vostro gusto vi suggerirà.

Appoggiare la pasta fillo in una teglia rivestita di carta forno.

Spennellare con abbondante burro fuso ciascun strato di pasta fillo.

Tritare le noci e i pistacchi insieme con lo zucchero e la cannella utilizzando un mortaio.

Stendere metà del composto sul quarto foglio di pasta fillo.

Ricoprire con altri quattro strati imburrati.

Terminare con una generosa spolverata di frutta secca tritata con zucchero e cannella prima di infornare.

 

Collaborazioni/ Decora/ Dolci e desserts

Torta paradiso

Ci sono giorni in cui riesco a prendere la vita con più calma, in cui riesco ad affacciarmi al balcone e a respirare a fondo l’aria che il bosco dinanzi casa mi regala, ci sono giorni come questo in cui la neve scende turbinando con delle raffiche di bora gelida, in cui la notte scende nel freddo più totale mentre ci si gode il tepore di una coperta e lì fuori il vento ulula.

Ci sono giorni in cui a mattina ti svegli, finalmente con calma, e trovi la “sofficità”, un manto bianco a ricoprire i susini selvatici, i rovi di more, le acacie e i maestosi sambuchi: ieri erano bianchi di fiori e oggi gelati di neve… la sofficità sui rami, che sia di delicati petali o di neve tardiva, ma sempre uno spettacolo!

La sofficità è un atteggiamento, è uno stato d’animo, è una forma mentis  che aiuta a respirare profondamente e con calma, che serve a vivere meglio, senza ansie nè nevrosi, che regala una sensazione di leggerezza, di morbidezza e di dolcezza, che permette di vivere ogni momento con il sorriso sulle labbra e di godere delle piccole gioie che la vita ti regala quando meno te lo aspetti.

Dovrebbero riconoscerla come termine salvavita la “sofficità”, magari affiancarla all’oramai “trendyssimo” termine hygge, perchè sa un po’ di infanzia, un po’ di luce, di tepore, di rilassamento, di “star bene”…

Oggi la sofficità l’ho portata in casa con un meraviglioso profumo vanigliato e burroso che, uscendo dal forno, ha regalato il sorriso a tutta la famiglia: la sofficità di una torta paradiso.

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Torta paradiso
Tempo di preparazione 15 mins
Tempo di cottura 50+30 mins
Porzioni
1 stampo da 24 cm.
Ingredienti
Tempo di preparazione 15 mins
Tempo di cottura 50+30 mins
Porzioni
1 stampo da 24 cm.
Ingredienti
Istruzioni
  1. Per prima cosa separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve con un pizzico di sale, mentre i tuorli andranno montati con o zucchero sino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Setacciare la farina, l'amido ed il lievito ed aggiungerli gradatamente ai tuorli, alternando con il burro sciolto nel latte caldo, mescolare lentamente per non smontare il tutto , unire gli aromi e alla fine gli albumi a neve, mescolando piano e dal basso verso l'altro con una spatola.
  2. Ungere ed infarinare uno stampo a cerniera, versarvi l'impasto ed infornare in forno statico a 160° per 50', successivamente alzare a 175° per altri 30 minuti. Lasciar raffreddare, togliere dallo stampo e spolverizzare con zucchero a velo.
Decora/ Dolci e desserts

Pasticcini di frolla montata profumati alla rosa con pistacchio

Laddove spira più tagliente il vento, e alto si leva il mare e non lievi sono i pericoli da superare, mi sento a mio agio.
(Friedrich Nietzsche)

La mia città è spazzata dalla bora, la neve scende impietosa, le strade si ricoprono di pack, il molo Audace è ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio formatosi dagli spruzzi del mare in tempesta sferzato da un vento implacabile, le grandi navi rientrano in porto con l’aiuto dei rimorchiatori, i cassonetti della spazzatura sono scoperchiati e scorrono liberi sulla carreggiata, di scooter parcheggiati lungo le strade non ce ne sono più, tutti rovinosamente stesi a terra come le tessere di un domino impazzito.

La mia città è fredda d’inverno, molto fredda nonostante la presenza del mare, è la porta dell’est ed è schiaffeggiata da feroci venti balcanici, violenti e gelidi, che ti strappano le viscere quando decidono di scatenarsi senza riserve rovesciando qualsiasi ostacolo trovino sul loro cammino; questo inverno sino a pochi giorni fa è stato stranamente caldo e piovoso e ora, alle porte della primavera e con gli alberi già in fiore, si è aizzato con ferocia e violenza perchè questa è casa sua, la casa della bora, la casa di quel burjan che proviene direttamente dalla steppa siberiana, cui noi siamo abituati, che sin da piccoli ci accompagna prima a scuola, poi al lavoro e che per nessun motivo al mondo riesce a fermarci.

Sin da bambini apprendiamo a camminare controvento, mai ci sogneremmo di cercare un appiglio poichè abbiamo l’equilibrio nel Dna, amiamo la nostra bora impetuosa e freddissima che spesso ci regala i cieli più azzurri che si possano immaginare e che talora ci gela la città, quella bora al cui contatto il nostro mare sembra un porto sul Baltico, quella bora che ci fa sentire vivi, che regala energia, che è energia della natura allo stato puro.

In tanto freddo ho avuto voglia di accendere il forno sprigionando dei profumi diversi e rievocativi di un’atmosfera mediorientale, che sanno di rosa e di pistacchio, che sanno di caldo in questa stagione gelida e mentre il mercurio segna sette gradi sotto lo zero io sforno pasticcini che evocano paesi caldi mentre ascolto note di mare con accenti tribali (video) e con tanta voglia di stendermi al sole.

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Frolla montata
Tempo di preparazione 10 mins
Tempo di cottura 10 mins
Tempo Passivo 10 mins
Porzioni
40 biscotti
Ingredienti
Tempo di preparazione 10 mins
Tempo di cottura 10 mins
Tempo Passivo 10 mins
Porzioni
40 biscotti
Ingredienti
Istruzioni
  1. Sbattere bene lo zucchero con il burro a pomata, aggiungere l'uovo, la farina e l'aroma alla rosa, amalgamare bene e lasciare a riposo dieci minuti. Nel frattempo preparare la sparabiscotti con il disco prescelto e procedere "sparando" l'impasto sulla leccarda del forno non unta nè ricoperta da carta forno; infornare i forno preriscaldato a 180° per circa 10 minuti estraendo i biscotti prima che scuriscano e togliendoli dalla leccarda solo quando si saranno raffreddati. Decorarli a piacere.

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