Germania/ Viaggi

Bodenwerder, Polle e Trendelburg… da una fiaba all’altra! – giorno 9

Il Barone di Münchhausen posto all’ingresso del museo a tema

Stamani lasciamo Hameln e continuiamo la nostra strada delle fiabe, anche se da questo momento in poi i post li leggerete in differita avendo quasi terminato i giga di internet e le foto pesano parecchio, quindi solo a trasferirle dal telefono al tablet faccio danni.

La prima tappa della giornata la facciamo a Bodenwerder, la città del Barone di Münchhsusen, fantasioso personaggio noto per le proprie fantasie di narratore; egli infatti nacque a Bodenwerder l’11 maggio 1720, in quello che è l’odierno municipio ed allora casa padronale, prestando successivamente servizio militare per l’esercito russo, alla corte dello zar, per ben dodici anni. Nei pressi di Riga conobbe anche Jacobina von Dunte, che ebbe in moglie per ben 46 anni, sino alla morte di quest’ultima e fu con lei che ritornò nella propria città natale all’età di trent’anni, assumendo la guida del podere paterno ed ingrandendolo e fu proprio qui che, tra il fumo della pipa e il vapore del punch caldo, che iniziò a raccontare agli amici le sue fantastiche avventure.
La sua fervida fantasia raggiunse tali livelli di popolarità che esse iniziarono a viaggiare di bocca in bocca, finché il verbo, ad opera di autore anonimo, venne riportato su carta ed uscì la prima raccolta con il titolo “I fantastici viaggi e le avventure del Barone di Münchhausen”, ben presto tradotto in più lingue. Tuttavia il barone se ne ebbe parecchio a male, ferito nel proprio onore di ufficiale e gentiluomo, ma oramai il danno era fatto e il manoscritto si diffuse a livello mondiale, rendendogli un successo planetario.

Ma siccome la fama del barone ha raggiunto tutti tranne la sottoscritta che ne sapeva ben poco… eccomi qui al museo che lo celebra e in cui l’intero primo piano gli è dedicato, mentre quello superiore è interamente ispirato alla seconda moglie, al suo libro di ricette e alle sue passioni, nonostante egli ben presto provvedette a divorziare dalla medesima, molto più giovane del barone e alla fine estremamente ambiziosa e poco dedita alle incombenze familiari.

La fontana ispirata al barone nel centro della cittadina
I particolari della fontana
Le vie del centro con le casette a graticcio

Lasciata questa graziosa cittadina ci siamo diretti verso Polle, piccolo centro che ospita il castello che ispirò la fiaba di Cenerentola: purtroppo le poche notizie disponibili erano tutte in tedesco quindi mi limito a condividerne le foto, tanto la storia la conosciamo tutti, no?

L’ingresso del castello
Saliamo sulla torre
Il paesaggio è una meraviglia

Ultima tappa a Trendelburg, dove sorge l’omonimo castello con la torre di Raperonzolo, dalla quale ancora pende la sua treccia (e sì, lo confesso, anche qui sono un po’ impreparata e corro immediatamente a farmi una cultura raperonzolesca); c’è poco da dire in merito se non guardare la torre dal basso (ci si può anche salire ma non ero interessata a farmi altri gradini visto che il bello era proprio vedere la treccia scendere dall’esterno), dato che il paesino non offre null’altro.

La torre con la treccia

Domani proseguiremo nella lettura del nostro libro di fiabe e non avete nemmeno idea di quanto mi dispiaccia ritardare la pubblicazione di questi post (a meno che non riesca a trovare una connessione wifi)…

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