Arte, storia ed architettura/ Viaggi

Asiago e il Santuario della Madonna del Buso

Ultima, e più bella, tappa della nostra piccola vacanza: lasciamo Schio per l’Altopiano di Asiago, da sempre incuriositi ma totalmente digiuni in merito, a parte i consigli generosamente forniti da mio figlio, ospite di un’amica per due estati di fila.

Già all’arrivo sull’altopiano mi si apre il cuore: una meraviglia! Paesaggio incontaminato, paesini graziosi, prati immensi che sembra quasi di stare in Austria, caseifici ovunque! Prima di fermarci in paese proseguiamo alla volta della chiesa della Madonna del Buso, attirati per la nota forra sita al di sotto dell’edificio: decidiamo di lasciare il camper a 500 m. dall’edificio a causa dei ricorrenti avvisi di limitazione dell’altezza a due metri (noi siamo a 3,15 e rimanere incastrati senza poter invertire il senso di marcia è l’ultima cosa che vogliamo), in realtà poi rivelatisi infondati, anzi… dinanzi alla chiesa vi è un bellissimo parcheggio che ci avrebbe consentito di manovrare il veicolo molto più agevolmente. Visitiamo la chiesetta e scendiamo lungo la scalinata scavata nel bosco fino al letto del fiume (in secca): uno spettacolo! Non aggiungo altro: ammirate voi stessi!

Il santuario
La forra
Ancora piena di ghiaccio

Ritorniamo verso Asiago, una sosta per il pranzo e poi via verso il centro, ma non prima di aver fatto una deviazione per raggiungere il Caseificio Pennar: il paradiso se amate i formaggi e in generale i prodotti caseari. Esso nasce nel 1927, in seguito alla ricostruzione post bellica sulle rovine di un antichissimo caseificio turnario; oggi rispetta in toto il più rigoroso disciplinare nel rispetto della tradizione e dell’ambiente in quanto l’intero processo, dalla mungitura all’affinatura del formaggio, si svolgono in montagna. Il risultato è la qualità eccelsa e prezzi onestissimi, il che ci ha permesso di fare un po’ di scorta per le prossime settimane.

Terminata la tappa spendacciona ci siamo recati in centro: carinissimo e curato al top! Dopo tanti centri trascurati finalmente ho goduto di una cittadina che è un amore, piccola ma pulitissima, con dei negozi molto belli (purtroppo anche molto vuoti), un centro sicuramente da vivere! Noi ci siamo fatti una bella passeggiata nonostante il freddo cane e il vento gelido, ma ne è valsa davvero la pena: l’unico appunto che mi sento di fare, pur non avanzando alcuna critica, sono gli eccessivi divieti di accesso ai cani ovunque. Io provengo da una regione in cui, grazie ad una civilissima legge regionale del 2012, i cani entrano ovunque, tuttavia un po’ più di elasticità non mi avrebbe destabilizzata, specie in quanto ho incrociato molte persone con pelosetto al seguito e la temperatura esterna era davvero glaciale anche per i nostri quattrozampe.

Il palazzo comunale

Vi lascio la consueta carrellata di immagini e stavolta mi sa davvero che ci rivediamo a casa!

La statua di Santa Giovanna Bonomo, sopravvissuta ai bombardamenti del primo conflitto mondiale
L’unico danno subito: le dita di una mano, praticamente è stata miracolata tenendo conto che tutta l’area circostante venne rasa al suolo
Il duomo, spettacolare!
Ora entriamo per ammirarne l’architettura
Ci accoglie un interno stupendo
Ditemi se non è favolosa…
Con il naso per aria…
Incantevole
Gli stupendi mosaici del battistero
Una stupenda “Pietà” ci accompagna all’uscita

Non so se aggiungerò ancora qualche tappa al viaggio, qualcosa che valga la pena raccontare e raccomandare, quel che è certo che qui vogliamo ritornarci, c’è molto da vedere e da fare, i sentieri sono tanti e bellissimi, inoltre accanto al bellissimo parcheggio che ci ha ospitati per cinque euro al giorno, pur senza alcun servizio, stanno edificando un’area camper che si prospetta completa ed allettante. Asiago aspettaci!

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