Danimarca/ Jutland/ Viaggi

Da Trieste verso la Danimarca – giorni 2 e 3

Come promesso sono nuovamente qui per il nostro appuntamento di viaggio, accorpando due giornate in quanto il viaggio è stato lunghissimo e faticoso, soprattutto a causa di un incidente stradale abbastanza serio che ci ha bloccati in autostrada poco prima di Lipsia per più di due ore, tant’è che, per capirci, c’era chi ha posizionato le seggioline pieghevoli nel mezzo della carreggiata come se nulla fosse.
Abbiamo guidato sotto acquazzoni da vedere poco o nulla, poi sotto il sole e sotto cieli tinteggiati di tutti i colori dell’arcobaleno, ci siamo fermati un’altra notte lungo l’autostrada in compagnia dei camionisti a riposare, abbiamo cenato a ore impossibili per ripartire stamattina prestissimo alla volta della Danimarca, tra incolonnamenti, rallentamenti e sfiancamenti sino al raggiungimento dell’agognata meta.

Gli ultimi chilometri prima della sosta notturna

Abbiamo raggiunto Dybbøl, un villaggio di 2.457 abitanti facente parte del comune di Sônderborg, nello Jutland, noto per la Battaglia di Dybbøl del 18 aprile 1864 e infatti, prima del pranzo, ci siamo recati al Dybbøl Banke, museo molto formativo per la comprensione del conflitto bellico occorso a seguito dell’invasione dello Jutland da parte dei prussiani e degli austriaci, oltretutto per lo più allestito all’aperto dove, sotto un sole inaspettato ed un piacevole soffio di brezza, ci siamo goduti la visita, la compagnia delle mucche e il blu del mare sottostante.

Il museo si estende soprattutto all’aperto
Particolari degli alloggi
L’ufficio postale
La cucina

Dopo un breve pranzo (con i mugugni di mio marito, vittima di una mia dimenticanza a causa della quale il parmigiano è rimasto a casa) ci siamo recati al mulino locale, oramai monumento a memoria della tecnologia dell’epoca, conservato magnificamente, nonostante abbia subito più incendi, e del quale vi lascio qualche scatto corredato dalle informazioni che sono riuscita a reperire in quanto la maggior parte delle tabelle, oltre al danese, riportava le didascalie in tedesco e io lo parlo poco. Trattasi di un mulino divenuto simbolo del coraggio dei soldati danesi durante la guerra sopra citata e ad oggi museo: al pianterreno vi è una rappresentazione del periodo 1744-2020 e delle famiglie che lo hanno abitato, mentre al piano superiore è celebrato l’aspetto bellico cui il mulino è eretto a simbolo; dal piano superiore è inoltre possibile l’accesso alla balconata che circonda l’intero edificio e dal quale si apre una incredibile vista sul panorama circostante che, credetemi, è strepitosa!

Questo è un assaggio dello Jutland, terra che non conoscevo ma che mi sta incantando, ricca di pascoli che scendono digradando dolcemente verso il Mare del Nord, dove l’erba è verdissima, il cielo è turchese e il mare luccica di diamanti…

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