Letture

“1q84” di Haruki Murakami

Di nuovo immersa nella lettura, un po’ distante dai fornelli a causa della dieta, un po’ per stanchezza, troppa stanchezza e tanta voglia di evasione; talora il relax lo si trova in romanzi da spiaggia leggeri come un soffio, talvolta invece c’è il bisogno di introspezione, di letture lente e ricche di spunti di riflessione.

Ecco un romanzo che va al di là del soprannaturale per atterrare sul surreale e sulla multisensorialità e che non annoia mai nonostante i tre volumi (i primi due contenuti in un unico tomo e il terzo edito solo successivamente) e le tante pagine di parole, di mondi paralleli, di realtà assurde che mai vengono preannunciate all’inizio dell’opera.

Ero reduce da “Norwegian wood” e non pensavo di tornare subito sullo stesso autore, soprattutto perché il titolo non mi attirava assolutamente, ma poi un giorno mi è arrivato un messaggino sul telefono, da parte di un amico, che diceva “Hai letto 1q84? E’ un libro strano…” e per prima cosa ho pensato ad Orwell, al suo “1984”, rendendomi conto ben presto del legame tra i due scritti, di come il “q” (che si legge “kyu”, cioè indica il numero nove in giapponese) ci riporti effettivamente ad Orwell, di come anche qui vi sia un surrealismo analogo, di come il “q” faccia esplicito riferimento anche al “question mark”, al punto interrogativo che pervade tutta l’opera in quanto, come ben spiegato nel nono capitolo, quando cambia il paesaggio cambiano anche le regole.

La trama è complessa ma si articola su pochi, chiarissimi personaggi che si trovano a percorrere una parte della strada della propria vita in un mondo parallelo in cui nulla è uguale a ciò che ci si aspetta, in cui le lune nel cielo sono due, la mother e la daughter, in cui il tema centrale è l’amore tra i due personaggi principali, Aomame e Tengo, che si trovano a vivere sotto lo stesso cielo alterato rincorrendo le proprie vite nonostante sia stato detto a lei, Aomame, che l’incontro mai sarà possibile, che sarà salva la vita di Tengo a fronte del sacrificio della propria.

Aomame è sul punto di arrendersi, ma la vita che cresce dentro di sè e che nascerà per partenogenesi, la fa desistere all’ultimo minuto, quando il proposito suicida sta per compiersi, e nello stesso istante in lei sorge una determinazione incrollabile nel voler ritrovare Tengo, amato sin dai primi anni della scuola e mai dimenticato al punto di rifiutare qualsiasi altro rapporto stabile; nonostante l’impossibilità, decretata dal Leader della setta dei Sakigake, di uscire dal 1q84, Aomame non si arrende e, al secondo tentativo, ritrova la strada per rientrare nel 1984 tenendo Tengo per mano come quel lontano giorno di decenni prima.

La struttura narrativa è particolare e tipica di Murakami, basata su un costante dualismo, su punti incrociati, su mondi paralleli: è un continuo rincorrersi ed intrecciarsi di vite, il cui filo conduttore è il costante disagio dell’esistenza nella società contemporanea, eppure alla fine c’è la metaforica dimostrazione della via di salvezza per l’essere umano… la salvezza alla fine è sempre l’amore, descritto come l’unico elemento in grado di rimettere ordine tra i mondi paralleli e nel caos delle cose, l’unico capace di prevalere sulla futilità del mondo.

Confermo che il romanzo è strano, molto strano per chi, come me, non ha mai amato alcuna opera di fantascienza, eppure mi ha conquistata e avrei voluto non finisse mai perché è scritto benissimo, perché Murakami è un maestro che permette di volare anche sui suoi infiniti agglomerati di parole, che perdono ogni possibile pesantezza grazie alla sua maestria; perché i personaggi sono tratteggiati con un tale genio da capirli sino in fondo, da conoscerli per tocco di mano, perché Aomame ad un certo punto esce dalla sua apparente veste spietata per esternare la propria tenerezza, perché Tengo è di una gentilezza infinita e lo si ama subito…. tutto questo mi ha conquistata, a dispetto di ogni possibile aspettativa 🙂

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16 Comments

  • Reply
    edvige
    28 Aprile 2015 at 9:19

    Ciaooo, bella lettura.
    Volevo dirti che quando commenti e clicco sul tuo nome vado alla tua pagina iniziale dove c’è scritto i blog che segui. Sulla sinistra dove c’è la tua immagine, risulta che sei come blog dal 2010 e sotto il numero delle visualizzazioni del tuo profilo. Manca l’indicazione che porti al tuo blog ovvero il link perchè andando su questa pagina come fa uno ad andare sul tuo blog se non c’è il link???? Devi cercarlo con google oppure annotarti il tuo indirizzo.
    Ma io si, ma altri ???
    Vedi di aggiungerlo o fai in modo che cliccando sul tuo Tatiana Cucinacontroluce che viene nei commenti si possa andare direttamente al tuo blog.
    Ciaoo bella buona giornata e…non sapevo che eri anche tu su iFood, nell’elenco non avevo visto il tuo nome. Ciaooo

    • Reply
      cucinaincontroluce
      28 Aprile 2015 at 9:44

      Ciao Ed, grazie per avermelo detto… da quando sono su Ifood ci capisco ben poco, ma ora dovrei aver risolto perché sotto l’immagine di blogger c’è il link del sito web…. dimmi se secondo te funziona!
      Un bacione!

  • Reply
    Sara e Laura Pancetta Bistrot
    28 Aprile 2015 at 17:53

    Ciaooo!! Ma dai, non ho potuto fare a meno di fermarmi quando sulla blogroll ho visto il nome di Murakami! Io sono una sua tenace lettrice, molti non lo amano o perché dicono di non capirlo o per mille altri motivi che però nulla hanno a che vedere con quello stato di tranquilla lontananza dal mondo che invece io provo mentre lo leggo! nel tempo credo di aver fatto fuori quasi tutti i suoi romanzi ma non mi sono ancora decisa a leggere questa trilogia…ora visto il tuo entusiasmo probabilmente diventerà l’acquisto che accompagnerà l’estate (e non sarebbe la prima volta !). Spesso quando i libri ci prendono valgono più di una pentola sul fuoco, assolutamente cibo per la mente e non solo!! S. Un abbraccio dalle Pancette

    • Reply
      cucinaincontroluce
      28 Aprile 2015 at 18:02

      Oh ma che bel commento… non contavo molto sul fatto che ci fosse qualcuno a soffermarsi su questo post, ma io della scrittura di Murakami me ne sono innamorata, forse perchè da sempre sostenitrice di quel “quid” in più che solo la cultura orientale porta con sè, quel lieve ma ampio respiro che la caratterizza e che Murakami non trascura mai; riesce a trattare qualsiasi argomento con una semplicità ed una trasparenza che scorrono come acqua cristallina da una pagina all’altra e se anche redigesse un testo di quattromila pagine sono certa che volerebbe in un respiro.
      Un bacione Pancettine belle 🙂

  • Reply
    Margherita
    28 Aprile 2015 at 20:24

    Mi incuriosisce cosa scrivi di questo libro… Murakami ho provato a leggerlo diverse volte e ho sempre fatto molta, molta fatica… visto il tuo entuasiamo, forse devo ricredermi!

    • Reply
      cucinaincontroluce
      28 Aprile 2015 at 22:28

      Sinceramente spesso ne ho lette di critiche da parte di chi lo ritiene pesante ed illeggibile: sicuramente è introspettivo nello stile, ma ritengo scriva molto bene e, almeno per quanto mi concerne, preferisco una buona penna anche se il ritmo è più lento a chi è approdato alla letteratura per sfiga del destino 🙂
      Insomma, dopo un inizio incerto ho insistito e ne è valsa la pena…. ma “Norwegian wood” l’hai letto? Io me ne sono innamorata….
      Un bacio cara 🙂

  • Reply
    Luna
    29 Aprile 2015 at 7:47

    Non ho mai letto Murakami , ma quel suo libro dal titolo così complesso mi ha sempre incuriosito tanto.
    Scopro ora che è addirittura una trilogia e la cosa, ti confesso, mi spaventa non poco. nemmeno io amo i romanzi di fantascienza, ma mi pare di capire, dalla tua recensione che qui si va oltre e insomma: mi hai fatto venire voglia di leggerlo! ma non avendo mai letto questo autore, mi consigli di partire proprio da questa opera?
    cara tatiana complimenti: le tue recensioni sono proprio bellissime!
    Tanti bacioni, buona giornata

    • Reply
      cucinaincontroluce
      29 Aprile 2015 at 8:12

      Ciao Luna, mi fa piacere averti incuriosita, specie perché stendere poche frasi in merito ad un libro così complesso non è cosa semplice: per me è stata la seconda esperienza con questo autore, avendo iniziato con “Norwegian wood”, bellissimo e già recensito qualche post addietro… dacci una letta se ti va e poi decidi se eventualmente iniziare proprio da questo, casomai ti piaccia il genere! Ora sto iniziando “L’uccello che girava le viti del mondo” e sono curiosa di vedere dove mi porterà poiché Murakami cambia direzione con ogni libro, fedele sempre a se stesso nella bravura e nello stile, ma ogni romanzo è un mondo a sé: se ne varrà la pena condividerò volentieri l’esperienza 🙂
      Grazie delle belle parole che spendi sempre per me, ti abbraccio!

      • Reply
        luna
        29 Aprile 2015 at 19:33

        Farò così Tatiana, grazie. Infatti pensavo proprio di iniziare da quello che anche tu avevi letto per primo.
        Grazie del suggerimento, ora mi guardò la recensione.
        Un bacione, buona seratas♥

        • Reply
          cucinaincontroluce
          30 Aprile 2015 at 8:32

          Curiosissima di sapere se ti è piaciuto…
          Un bacione 🙂

  • Reply
    Silvia
    30 Aprile 2015 at 23:25

    Tatiana, intrigante da morire! Io poi non sono proprio per i libri leggeri 🙂

    • Reply
      cucinaincontroluce
      1 Maggio 2015 at 12:53

      Ecco, hai trovato il termine perfetto: intrigante! Sì, lo è, moltissimo e sino alla fine, senza lasciare nemmeno quel senso di incompiuto che purtroppo non tutti gli scrittori riescono a colmare: le ultime battute sono chiarissime e appagano appieno il lettore. E l’opera si completa in maniera leggera nonostante le pagine che non sono proprio pochissime….
      Un bacio 🙂

  • Reply
    ConUnPocoDiZucchero Elena
    1 Maggio 2015 at 10:29

    mi apri un mondo oggi!

    • Reply
      cucinaincontroluce
      1 Maggio 2015 at 12:55

      Mi fa piacere perchè ad alcuni autori ci si avvicina solo con una spintarella e forse Murakami è uno di questi! Felice di averti aperto un mondo… 🙂
      Ciao Elenina 🙂

  • Reply
    Marirò
    2 Maggio 2015 at 22:30

    Ho letto la triade e …sì, ebbe ragione chi mi disse che alla fine avrei acquistato anche la terza parte! Perchè Murakami si fa leggere, eccome, anche se non ami troppo il genere surreale e fantascientifico, ma se inizi non smetti di leggere. Poi, come descrive lui, certe delicatezze, prosa perfetta. Mi unisco, quindi, a te e continuo a consigliare la lettura di Iq84.

    p.s. Non ricevo più gli aggiornamenti nella mia pagina lettore sui tuoi nuovi post. Dovuto al cambio di server? Si può fare qualcosa?

    • Reply
      cucinaincontroluce
      2 Maggio 2015 at 23:11

      Cara Marirò, in merito alle notifiche ho problemi anch’io perchè non so mai quando vi sono dei commenti e a tal proposito sto dando il tormento ai tecnici, quindi spero di poterli risolvere quanto prima; se non ricevi le notifiche prova ad iscriverti nuovamente o, semmai, tramite email (con Feed Burner)… io comunque chiederò lumi ai tecnici perchè ho perso tutti i followers 🙁
      Mi fa piacere che la mia opinione sulla scrittura di Murakami venga condivisa perchè più lo conosco e più lo amo: ora sto leggendo “L’uccello che girava le viti del mondo” e, come sempre, la sua stranezza non mi fa desistere, anzi… Nonostante tutto.

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