Umbria/ Viaggi

Un sogno lungo una vita: la cascata delle Marmore.

Questo è veramente un sogno lungo una vita, sin da quando ero una ragazzina, quando piú o meno tutti tra i miei amici le avevano viste, ma a me, figlia di due genitori “statici”, sembrava un’esperienza preclusa.

Tra i tanti desideri realizzati grazie a Luca oggi vi si aggiunge questo: un’esperienza incredibile, esaltante, appagante ed entusiasmante! Nemmeno i seicento gradini affrontati per raggiungere la cascata superiore mi hanno tolto l’entusiasmo, li avrei rifatti tutti nuovamente!

Ma procediamo con calma e con qualche notizia in merito al luogo visitato: siamo in provincia di Terni, dinanzi ad un’opera di ingegneria idraulica risalente all’anno 271 a.C., ma che ci accompagna con una bellissima leggenda.

Si narra, infatti, di una ninfa, figlia del dio Appennino, di nome Nera, la quale un giorno incontrò il pastore Velino, dando origine ad un amore appassionato, ma fortemente osteggiato dalla dea Giunone, la quale, mossa dall’invidia e dall’astio nei confronti di un’unione tra una ninfa ed un umano, decise di punire Nera, la quale venne trascinata sul monte Vettore e trasformata in un fiume, che prese il suo nome. Velino a lungo cercó il proprio amore sino a quando, interrogata una sibilla, venne a sapere del destino toccato a Nera, decidendo quindi di gettarsi da una rupe sita nel luogo del primo incontro, in maniera tale da ricongiungersi con l’amata in altra forma. Quello é il primo salto della cascata, simbolo d’amore tra i due amanti, dove si narra ancora oggi si possa ascoltare il loro amore e toccare con mano le lacrime di Nera, ovvero l’acqua che scorre sino a valle.

Lasciata la poesia della leggenda, siamo dinanzi alla più alta cascata artificiale d’Europa, e tra le più alte al mondo, il cui salto supera un dislivello complessivo di 165 m. suddiviso in tre tratti, pur se regolamentato in quanto viene utilizzato anche per la produzione di energia idroelettrica, motivo per il quale normalmente solo un terzo dell’acqua fluisce lungo la cascata, mentre a pieno regime, annunciato da una serie di segnali acustici, le paratoie vengono aperte regalando al visitatore lo spettacolo testimoniato dalle foto qui inserite.

Il sito è inserito all’interno di un parco, ricco di biodiversità, che viene percorso semplicemente percorrendo i sentieri che accompagnano lungo il corso d’acqua…. mi fermo qui, guardate e basta, è un sogno!

Poteva mancare l’arcobaleno?
Ninfee gialle lungo il laghetto della biodiversità.

Domani ritorneremo a casa quindi, tra un libro ed una torta, ci rivediamo al prossimo viaggio!

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