Il Parlamento visto dal Danubio
Se mai mi è possibile a Pasqua scappo dalla mia città, con un bisogno di cambiamento insopprimibile, nonostante mio figlio sia sempre costantemente massacrato di compiti e di pagine da studiare e anche quest’anno al rientro a scuola lo aspettasse una serie infinita di verifiche (si sa che le vacanze sono solo per i docenti, vero?).
Talora rimango in Italia e preferibilmente scendo verso la Toscana e l’Umbria, che tutto sommato sono raggiungibili in poche ore di camper, ma questa volta abbiamo valutato che, vista la nostra collocazione geografica alle porte dell’est, avremmo avuto vita sicuramente più facile attraversando la Slovenia per raggiungere Budapest, meraviglioso gioiello incastonato sulle rive del Danubio.
Onestamente paventavo le consuete sfaticate cui mio marito ci costringe ogni anno in quanto lui vuol vedere tutto, ma proprio tutto, con l’apoteosi della fatica al castello di turno che, in quanto fortificazione a difesa della città, è molto difficile sia situato in pianura… fortunatamente non è interessato ai musei (tranne a quelli bellici), tant’è che appena trovo una pinacoteca mi ci reco da sola e loro nel frattempo fanno la siesta sul marciapiede di fronte all’ingresso; il tutto del resto diverrebbe complicato vista la presenza costante delle nostre cagnoline.
Abbiamo iniziato bene grazie ad un campeggio che, per modica spesa, ci ha offerto tutti i servizi possibili, compresa una colazione a buffet da sogno, con pane e dolci freschi fatti in casa ogni giorno, il tutto condito da una gentilezza rara, la stessa gentilezza che ho riscontrato negli ungheresi, un popolo delizioso, rilassante, educatissimo e… perfettamente bilingue! Moltissime persone parlavano un italiano ottimo, ma il loro inglese è assolutamente perfetto e di una precisione ammirevole e in qualsiasi luogo pubblico le iscrizioni sono in ungherese e (necessariamente altrimenti si capirebbero solo tra di loro) in inglese.
Non è assolutamente gente ricca, ma molto dignitosa e la città è piena di bellissimi giovani: mio marito e mio figlio ammiravano le bellezze locali 🙂 ma nemmeno io me la sono passata male, eh? E la gentilezza, il modo di vivere rilassato, la cortesia e il modo squisito di aiutarti… splendido! Peccato solo i troppi divieti nei confronti dei cani, ma ci siamo organizzati benissimo senza mai lasciare le pelosette in camper!
Che Budapest sia molto bella me ne sono resa conto immediatamente, ma il colpo al cuore l’ho avuto la sera del primo giorno: di ritorno in campeggio, a bordo del bus, abbiamo attraversato il Danubio percorrendo uno dei ponti che collegano Buda a Pest, era già sera e la città era illuminata come un presepe, dal castello ai ponti per arrivare al magnifico palazzo del Parlamento, in riva al fiume e di una bellezza incantevole. Mi sono trovata con il naso schiacciato al finestrino del bus e a bocca aperta come una bambina, impazzita dallo spettacolo incantevole che quei pochi secondi mi hanno regalato; l’indomani ho preteso di rimanere in centro sino a sera per poter scattare delle foto dalla riva del Danubio, anche se non sono più riuscita a percorrere il ponte la cui vista mi aveva incantata la sera precedente.
Il meraviglioso Ponte delle Catene
Pest, personalmente, l’ho preferita: più moderna, evoluta, curata e bellissima, mentre Buda, nucleo originale di quella che poi diverrà Pestbuda (e solo successivamente Budapest o Budimpesta se ci arrivate dalla Slovenia), è estremamente più storica ma anche più decadente, di un fascino forse meno maestoso e signorile ma ricca di chicche storico-artistiche da non perdere… però non mi voglio perdere in sterili descrizioni, che almeno a me solitamente annoiano, in quanto preferisco accompagnarvi per mano guardando insieme un po’ di scatti.
Particolari del Ponte delle Catene
Sotto la poesia del cielo di Budapest
“Le Scarpe”, memoria agli ebrei gettati nel Danubio dalla furia nazista
Street food con il Japanese Dog
Ancora street food con il New York Dog
Musica nell’aria
Luci dell’Est
La metro più antica d’Europa: un gioiello!
Classe anche sui tombini
Sbirciando il Bastione dei Pescatori
Il Bastione dei Pescatori… sembrava di trovarsi dinanzi al Re dei Goblin!
La Chiesa di San Mattia
L’insegna della pasticceria prediletta di Sissi
Dal Castello si stende tutta la bellezza della città
Le acque del Danubio
In navigazione lungo il Danubio
La città si accende come un presepe d’acqua
Un pezzetto alla volta le luci fioccano
Il Parlamento di notte è magico
Un ultimo saluto al Danubio prima di partire per Bratislava!
Lasciata Budapest siamo entrati in Slovacchia per una breve visita prima di raggiungere l’area sosta di Vienna per la notte, trovando un centro storico molto piccolo a dispetto della metropoli che negli anni vi è cresciuta intorno, ma assolutamente stupendo, una chicca tenuta benissimo e molto pulita come già avevamo riscontrato nella capitale ungherese… riprendiamoci quindi un pomeriggio libero per proseguire la nostra passeggiata tra uno scatto e l’altro!
Bratislava: museo della farmacia
Gli angolini del centro storico di Bratislava
Men at work!
Una scarpinata sino al Castello di Bratislava, ma ne è valsa la pena…
Ho camminato moltissimo, eppure questa volta non mi è pesato particolarmente grazie alla bellezza della quale ho potuto godere, gli scatti sono stati centinaia e qui ho voluto lasciare una minima traccia, fatta quasi solo di immagini e di piccole emozioni, lasciando a voi la scelta se approfondire e magari inserire queste due belle capitali dell’est nella vostra “wish list”!