
Ad Anagni c’ero già stata ma solo di passaggio, pertanto non mi aspettavo di trovarmi davanti un borgo tanto bello e vivace, anzi, a dire il vero, il primo impatto lungo la strada che ci ha portati all’area di sosta é stato abbastanza traumatico a causa del traffico intenso e, soprattutto, privo di qualsiasi regola!

Anagni é nota come “la città dei papi “, avendo dati i natali a svariati pontefici, tra i quali si annoverano Gregorio IX, Alessandro IV e Bonifacio VIII, oltre ad essere stata a lungo residenza e sede papale; inoltre é legata al celebre episodio dello “schiaffo di Anagni”, quando Bonifacio VIII venne umiliato ed imprigionato subendo uno schiaffo morale, nonostante si attribuisca a Giacomo Sciarra Colonna l’atto materiale di aver schiaffeggiato il papa.

La cittadina è molto piacevole, ricca di scorci tra le case d’epoca e da alcuni punti si gode di un panorama non da poco, stante la sua altitudine di 424 metri s.l.m., oltre ad ospitare molte chiese di grande bellezza, tra le quali il Duomo, e palazzi particolarissimi, come la Casa Barkenovw, ex Casa Gigli, di forma medievale e restaurata ad opera di Albert Barkenow nel corso della metá del XIX secolo.












Volendo trascorrerci molte ore c’é davvero tanto da vedere, ma noi abbiamo preferita viverla, entrando in qualche chiesa e pranzando all’aperto, passeggiando lungo i vicoli e godendo di un aperitivo.



Un consiglio che mi sento di dare e di fare la visita completa alla Cattedrale, in quanto essa comprende l’accesso ad un museo molto interessante e ad una cripta di una bellezza straordinaria.








Era nostra intenzione trascorrere una seconda notte ad Anagni, vista l’area di sosta estremamente comoda per la visita alla città, nonostante molti stalli siano indebitamente occupati dalle automobili, ma alla fine abbiamo optato per un visita rapida al Santuario della Mentorella, molto bello, costituito da una chiesetta, una scala detta “scala santa” ed una grotta. Esso sorge a 1018 metri s.l.m., al di sopra di una rupe del monte Guadagnolo, e la leggenda lo vuole sorto per opera di Costantino nel IV secolo, ovviamente nel corso dei secoli esso ha subito molte modificazioni fino ad oggi e a come si offre agli occhi del visitatore.






La seconda opzione era quella di dormire davanti alla Basilica, ma abbiamo tenuto duro ancora un po’ e abbiamo raggiunto Guidonia… dove domani avremo un appuntamento!


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