
Dopo aver divorato il primo libro, qui ci troviamo di fronte all’evoluzione della famiglia Florio, in cui l’alternarsi costante di Vincenzo e di Ignazio, nomi che ricorrono ad ogni generazione e che per comprendere al meglio è necessaria un’attenta lettura di ambedue i volumi, dà i natali a Ignazziddu, dal carattere debole e che segnerà per sempre le vicende familiari, di fatto portando al tracollo tutto l’impero creato dai suoi predecessori.
Oramai la famiglia Florio ha vinto sull’ostruzionismo della città di Palermo, i tempi della miseria sono lontani grazie alla loro determinazione imprenditoriale, ha palazzi, fabbriche, navi, tonnare e denaro a profusione, tutti i membri di essa sono ammirati e rispettati, il che rappresenta un buon inizio per il giovane Ignazio che, nato nella ricchezza, non porta con sè la fiamma del riscatto che ha permesso ai suoi avi di crescere economicamente e socialmente. Egli vuole spingersi verso Roma, verso l’Europa, soprattutto verso la politica, senza averne però le capacità; si fida delle persone sbagliate senza riporre fiducia in coloro i quali ne sarebbero meritevoli, ha un cuore gelido per aver dovuto abbandonare un amore forse dannoso per il proprio destino, è totalmente incapace di provare empatia per chiunque. Il danno finale lo fa Ignazziddu, suo figlio, che a poco più di vent’anni si ritrova in mano un impero, che è totalmente impreparato a gestire, pur provandoci ma senza risultati apprezzabili; Ignazziddu fa parte della famiglia ma non ha nulla dello spirito dei Florio, a parte la presenza di Franca, donna capace al pari di Giovanna, la moglie di Ignazio.
Infatti la grande protagonista del secondo volume è proprio Franca, regina bellissima, innamorata, gelosa, desiderosa di ricevere qualche briciola di affetto eppure in grado di creare attorno a sè una corazza atta a difendere ogni sua debolezza dinanzi alla società; Franca deve conquistare il proprio posto all’interno di una famiglia potente e può farlo solo con il distacco dai propri sentimenti, al pari della suocera Giovanna e della cognata Giulia, le quali hanno già compreso quanto alto sia il prezzo da pagare per essere intoccabili e rispettate.
Questo secondo volume si presenta molto più articolato del primo, è intriso di politica, di storia ed è molto descrittivo in merito ai cambiamenti della società nel corso degli anni, tant’è che io l’ho trovato più impegnativo del primo, che avevo apprezzato maggiormente, ma quello che più risalta è come in queste pagine si apprenda del crollo dell’impero dei Florio, a causa dell’incapacità e della debolezza di Ignazziddu, che mattone dopo mattone riesce a distruggere tutto il valore creato dai suoi avi con fatica e determinazione, per incapacità e a seguito di pessimi consigli. Si legge di una città violenta, problematica, scontenta eppure l’atmosfera è sempre la stessa, quella circondata dalle acque cristalline del mar di Sicilia, quella tipicamente mediterranea che ancora una volta mi ha incantata.
Sono due libri perfetti per l’estate, volendo stagionalizzare le letture, cosa che io abitualmente faccio per meglio immergermi nelle atmosfere descritte dagli autori, motivo per il quale ho atteso per poterveli proporre. Sono davvero tanto tanto belli.
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