Dolci e desserts

Due golosissime ricette Unsaccomoras con un unico impasto

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Chiacchiere al forno

Il minicorso della settimana scorsa, organizzato sempre da Unsaccomoras, ha portato anche alla possibilità di realizzare ben due dolcetti diversi utilizzando il medesimo impasto: soluzione non da poco volendo presentare in tavola qualcosa di più vario in occasione del Carnevale, e anche questa volta senza appesantirsi con la frittura (praticamente queste ricette le “lovvo” a mille vista la mia ritrosia nel confronti del fritto).

La prima preparazione è quella delle chiacchiere, o cenci o crostoli… insomma, in ogni zona d’Italia prendono un nome diverso, ma ci siamo capiti lo stesso, mentre la seconda ci permette di realizzare le cartellate usufruendo degli avanzi dell’impasto delle chiacchiere… un bel vantaggio per non faticare più di tanto e per risparmiare comunque del tempo.

Chiacchiere al forno

Ingredienti:

300 g. di farina Moras 00 sfoglia

150 g. di farina di riso Moras

70 g. di zucchero semolato

50 g. di burro

2 uova intere grandi ed un tuorlo (oppure 3 uova piccole)

2 cucchiai di brandy o altra base alcoolica a piacere

scorza di limone grattugiata

un pizzico di sale

un cucchiaino di lievito per dolci

Procedimento:

Disporre le farine a fontana sulla spianatoia, al centro rompervi le uova ed iniziare ad impastare con una forchetta, aggiungendo tutti gli altri ingredienti sino ad ottenere un impasto che si possa lavorare con le mani, fermo restando che chiunque possegga una planetaria potrà chiaramente semplificarsi la vita (e non mi stancherò mai di dirlo: sono affascinata dalla lavorazione manuale, così come ho avuto modo di vedere dalla lezione di Clara, ma per chi, come me, lavora tutto il giorno, la tecnologia è una manna dal cielo). Anche qui l’impasto dovrà riposare almeno trenta minuti coperto, per far sì che il glutine lavori a dovere e che si ottenga un materiale perfetto per la lavorazione successiva.

Stendere poi la pasta con il mattarello sulla spianatoia leggermente spolverata con la farina di riso così da dare una sorta di continuità agli ingredienti usati, visto che tale farina conferisce una delicatezza ed una leggerezza senza pari: lo spessore non costituisce una costante ed è a propria esclusiva discrezione… io la prediligo sottile e, successivamente, ben cotta, ma è solo una scelta personale. Una volta ritagliate le strisce o le forme che si prediligono, porle sulla placca del forno e cuocerle a 180/185° c. per cica 10/15 minuti.

Servirle con una generosa spolverata di zucchero a velo

Cartellate

Con lo stesso impasto delle chiacchiere è possibile ottenere dei rettangoli sufficientemente estesi da poterci spalmare della marmellata (noi abbiamo nuovamente usato quella al sambuco… deliziosa!), con l’unica accortezza di lasciare qualche centimetro di impasto libero per poter arrotolare il tutto senza fare danni (dalle fotografie si capisce alla perfezione).

Piegare l’impasto steso nel senso della lunghezza e poi, successivamente, arrotolarlo con molta delicatezza e senza premere sino ad ottenere delle roselline, che andranno poi infornate per circa dieci minuti scarsi: con minimo sforzo otterrete dei dolcetti meravigliosi e di una bontà che, almeno a me, ha incantato (quasi come le girelle)!

Ci rivediamo per la prossima, ed ultima, ricetta del corso Unsaccomoras!

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Preparazione delle cartellate

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E ecco il risultato finale... golosissimo!

Ed ecco il risultato finale… golosissimo!

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15 Comments

  • Reply
    ilsabatomattina
    9 Febbraio 2015 at 10:22

    nemmeno io mangio ii dolci fritti… causa un’indigestione fatta con i bomboloni quando ero piccina… quindi le alternative da forno mi incuriosiscono semrpe!

    • Reply
      cucinaincontroluce
      9 Febbraio 2015 at 10:36

      A me proprio non piace il sapore dei cibi fritti, anche se qualcosa talora mi scappa perché è mio marito a chiederlo… salvo poi essere disgustata dall’odore in cucina per almeno una settimana 🙂 Nessuno lo percepisce, ma io lo sento immediatamente….
      Le chiacchiere fritte mi piacciono e forse è l’unica possibilità che concedo alla frittura, ma le cartellate realizzate in occasione del corso erano qualcosa di unico!
      Un abbraccio!

      • Reply
        ilsabatomattina
        9 Febbraio 2015 at 10:41

        pure io ne sento l’odore a km!!! ahahha ti capisco benissimo!!! 🙂

  • Reply
    stravagaria
    9 Febbraio 2015 at 10:33

    I secondi dolcetti sono anche molto belli esteticamente, a saperli fare bene! 🙂 le chiacchiere sono una passione per me ma non sempre mi piacciono, troppo spesse, troppo gnucche, troppo fritte, troppo biscottate. Sono una difficile e non ho mai provato a farle da sola. Se mia figlia passa da me nei prossimi giorni le provo…da sola non mi piace mettermi ai fornelli.

    • Reply
      cucinaincontroluce
      9 Febbraio 2015 at 10:39

      Le chiacchiere a me riescono stranamente perfette, tant’è che anche i miei genitori me le chiedono ogni anno: vengono croccanti, asciutte ma non troppo biscottose, assolutamente perfette! E con tanti disastri che combino altrove sono soddisfazioni 🙂
      Le cartellate voglio provarle, assolutamente! Erano troppo buone, una cosa divina…..
      Un abbraccio cara!

  • Reply
    edvige
    9 Febbraio 2015 at 12:36

    Tutto molto buono e interessante ma essendo solo dolci purtroppo non fanno per me. Buona settimana

  • Reply
    Francesca P.
    9 Febbraio 2015 at 14:59

    … e se dobbiamo chiacchierare facciamolo, per bene, a lungo, senza orologio! Impastare parole e farina, prima di dedicarsi alle cartellate di pensiero che abbiamo messo da parte… 😉
    Che bello imparare e creare, vedere che possiamo farlo anche noi, che tutto prende vita dalle nostre mani… ho fatto un corso sulla cheesecake il mese scorso ed è stato divertente! Fossimo vicine ne seguiremmo uno insieme! 🙂

  • Reply
    cucinaincontroluce
    9 Febbraio 2015 at 15:39

    E potremmo sfornare cheesecakes di parole, scrivere racconti a quattro mani profumati di vaniglia, impastare biscotti pieni di pensieri…. e poi approfittarne per pomeriggi di farina, risate, parlottii e tazze di the alla cannella. Ti piace?
    Sono un arricchimento questi corsi perché se anche cucini da anni i consigli della mamma e della nonna non bastano mai, perché sai che “si fa così” ma non ne conosci il perché e invece noi lo vogliamo sapere. Così poi se ne può parlare ancora una volta. 🙂
    Intanto ti abbraccio a distanza! <3

  • Reply
    Laura e Sara Pancetta Bistrot
    9 Febbraio 2015 at 16:09

    Che prelibatezze!!! Le chiacchiere al forno non le abbiamo mai provate, sembrano lo stesso buonissime e sicuramente non ci ritroveremmo la casa con la puzza di fritto per due giorni come sempre….oltre che potremmo mangiarne in quantità senza sensi di colpa…. Golosissime anche le girelline dal succulento ripieno, bella idea!!!
    Buona giornata, un bacione !

    • Reply
      cucinaincontroluce
      9 Febbraio 2015 at 16:13

      Sinceramente non ero certa mi potessero piacere e invece non hanno davvero nulla da invidiare a quelle fritte: ne abbiamo provate due infornate e quelle più cotte erano strepitose! Ho trovato utilissima questa ricetta visto che per quanto apra le finestra e mandi l’aeratore a palla l’odore resta nell’aria per giorni e mi dà la nausea….
      Quindi… dolcetti a go-go sdoganati!!!
      Un bacio a tutt’e due! 🙂

  • Reply
    zia Consu
    9 Febbraio 2015 at 18:36

    Ma che meraviglia Tati ^_^
    Buon inizio settimana 🙂
    ps: mi raccomando pensa a 2 ricette toscane che ti voglio al mio contest ^_*
    http://ibiscottidellazia.blogspot.it/2015/01/la-mia-toscana-un-nuovo-contest-tutto.html

    • Reply
      cucinaincontroluce
      10 Febbraio 2015 at 9:45

      Ciao Consu, questa volta mi investi di un bel lavoro, ma da figlia di babbo toscano come potrei rifiutare? Ora passo da te e vedo con calma le tempistiche per valutare se ce la faccio ad organizzarmi!
      Un bacio 🙂

  • Reply
    carmen
    10 Febbraio 2015 at 23:19

    Che dolcetti invitanti, nemmeno io amo il fritto, proverò le tue chiacchiere cotte in forno!

  • Reply
    cucinaincontroluce
    11 Febbraio 2015 at 8:31

    Poi dimmi che ne pensi….
    Un bacio 🙂

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