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Dicembre 2014

Animali

Un Natale profumato di cannella anche per Bubu e Polly

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Mica pensavate che non pensassi a coccolare anche le mie pelosette? Le vedo guardare con occhi stupiti le lucine dell’albero, le candele profumate, i dolci che sforno e che profumano tutta la casa di vaniglia, spezie, burro… e loro sono lì, sempre con i loro occhietti adoranti aspettando che cada una briciola. Invece questa volta ho voluto pensare a loro realizzando dei biscotti speciali e profumatissimi…. che sono andati a ruba!

Mentre mi godo i loro bacini di gratitudine, ecco la ricetta 🙂

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Ingredienti:

150 g. di farina di riso

100 g. di farina di grano tenero

1 cucchiaino abbondante di cannella in polvere

1 pizzico di vaniglia

200 g. di acqua

Procedura:

Nulla di più semplice…mescolare il tutto e stendere il composto su una teglia rivestita di carta forno, livellando con le mani umide, infornare a 18’° per circa 30 minuti, poi, una volta raffreddati, tagliare a quadrotti e conservare in una scatola di latta.

Golosaura n.1: Polly

Golosaura n.1: Polly

Golosaura n.2: Bubu

Golosaura n.2: Bubu

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Autoproduzione/ Bimby/ Conserve/ Dolci e desserts/ Economiche

Una gelatina che profuma di Natale!

IMG_2293-001Ci ho pensato oggi, all’ultimo momento per regalarne qualche vasetto, ma non avevo il tempo per poter seguire i fornelli con la cura necessaria ad evitare qualche disastro, quindi io la propongo con il Bimby per comodità, ma sappiate che un frullatore ed un pentolino saranno sufficienti (e un mestolo in mano per evitare i disastri che io temevo)!

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Ingredienti:

arance (io tre grosse)

zucchero semolato (io 300 g. per pareggiare il peso netto del succo dell’agrume)

Procedimento:

ho pelato a vivo le arance avendo cura di conservare la buccia esterna (che io tolgo con il pelapatate… è comodissimo), metterle nel boccale e frullarle a vel. 5 per 15 secondi.

Cuocere 10 min. a 100° a vel.1, passare il succo con un colino, poi aggiungere lo zucchero (pari peso rispetto al succo rimasto) e riprendere la cottura per un’ora, temp. Varoma (senza coperchio dosatore), vel. 1.

Invasare dopo aver precedentemente sterilizzato i vasetti e capovolgere: a me ne è uscito un vasetto della marmellata pieno.

Sarà un pensierino natalizio molto gradito e, soprattutto, è splendida spalmata sul pecorino stagionato!

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Contest e giveaway/ Dolci e desserts

Un mondo speziato sotto l’albero

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Finalmente sono operativa, pc acquistato e consegnato a tempo di record grazie ad Amazon… ora non vi mollo più, promesso!

E sono anche tornata in cucina, nel relax di una giornata finalmente trascorsa in casa dopo aver lavorato per settimane come un somaro, dopo aver corso ovunque come una pazza per rincasare all’ora di cena stravolta: la cucina è il mio angolo di pace dove mettere in funzione il Bimby e preparare impasti profumati come questo, dove infornare e nel contempo spadellare glasse deliziose.

Ora il risultato del mio lavoro me lo sto godendo sul divano, con un plaid scozzese a scaldarmi, una tazza di infuso speziato e questi dolcetti deliziosi che, una volta freddi, sono irresistibili… il coronamento di un pomeriggio perfetto sotto l’albero di Natale illuminato!

La ricetta nasce da una stupenda proposta di Margherita, da me inizialmente modificata a causa dell’irreperibilità di un paio di ingredienti, e poi definitivamente stravolta perchè in cucina non ho regole fisse e mi lascio guidare dalla passione.

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Ingredienti:

Per la base:

110 g. di burro morbido

80 g. di zucchero di canna o semolato

190 g. di farina

2 uova da 40 g.

1 cucchiaino di noce moscata

2 cucchiaini di cannella

1 pizzico di chiodi garofano macinati

1 pizzico di zenzero macinato

1 pizzico di pimento

1 pizzico di pepe nero

1 pizzico di sale

Per la glassa:

75 g. di burro

2 cucchiai di miele di castagno

100 g. di zucchero a velo non vanigliato

3 cucchiai circa di zenzero macinato

Per la finitura:

q.b. di pistacchi di Bronte macinati finemente

Procedimento:

Lavorare il burro, lo zucchero e il sale sino ad ottenere un composto cremoso, poi aggiungere il resto degli ingredienti continuando ad impastare sino ad amalgamare il tutto alla perfezione; foderare una teglia con della carta da forno e travasare il composto livellandolo bene con le mani inumidite.

Infornare in forno preriscaldato e cuocere a 180° (ho usato il ventilato) per circa 20 minuti, controllando la doratura del dolce e, nel mentre si cuoce, preparare la glassa in un padellino antiaderente mescolando sino ad ottenere la consistenza di un caramello; appena estratto il dolce dal forno cospargerlo immediatamente con la glassa e, subito dopo, con la farina di pistacchio.

Una volta raffreddato toglierlo dalla teglia, levare la carta forno e tagliarlo a quadrotti: se ce la fate a non divorarlo subito si conserva in un vaso di latta per alcuni giorni.

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Con questa ricetta partecipo al contest “Raccontami il tuo Natale in una ricetta di Tortedinuvole” con la seguente motivazione, come da regolamento:

Non si tratta di una ricetta della tradizione della mia terra, ma contiene in sè tutte le spezie e il profumo del miele che ho sempre amato e che ancora ritrovo in molti dolci diffusi nella mia città, frutto di contaminazioni con i paesi dell’est che hanno sempre contemperato la nostra cultura di zona di confine; Trieste da sempre ha avuto una forte presenza di esponenti greci e ora la cultura serba spopola, con forti contrasti ideologici ma con una sapienza pasticcera di tutto rispetto… ecco, sono questi i profumi che ho voluto riprendere e riproporre a modo mio!

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Contest e giveaway

Tra #tante cose belle# c’è Vaty!

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L’occasione di scrivere qualcosa in merito me l’ha data lei, della quale ne ho scritto sempre bene, ma mi fa piacere farlo pubblicamente: la possibilità di farlo così viene dal suo giveaway, al quale partecipo principalmente perché ad indirlo è stata Vaty, piccola donna coraggiosa che ammiro dal primo giorno in cui ho incontrato il suo blog e lei lo sa perché gliel’ho scritto nel primo post, perché l’ho sentita così vicina immediatamente quando ho realizzato che la sua voglia di arrivare, di realizzare qualcosa, era come la mia. Perché anch’io ho seguito il suo percorso di studi, duro, faticoso…e l’ho fatto lavorando, con una famiglia sulle spalle e senza che nessuno credesse in me: Vaty ha lottato tanto, contro chi le viveva a fianco, in un mondo lontano anni luce dal suo paese di origine, imparando da zero una lingua nuova e tanto diversa dalla propria, sentendosi inadeguata eppure… dal brutto anatroccolo è nato un cigno, perché i brutti anatroccoli non esistono, ma esiste solo l’ignoranza che ci circonda e lei l’ha capito perché è una donna determinata ed intelligente che, nonostante il dolore e i rifiuti, non ha mai perso la grazia e la gentilezza.

Vaty bella, che ti apprezzi tanto lo sai, ma ora lo sanno proprio tutti ed è giusto così perché le persone di valore vanno riconosciute a piene mani!

Ah…alla fine me ne stavo anche scordando: “Con questo post partecipo al Giveaway di Vaty: Food & Travel” (sezione Travel).

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Contest e giveaway/ Dolci e desserts

Sformato ai ceci con crema di nocciole, mandorle e miele d’acacia

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E’  raro che io partecipi a dei contest o ad iniziative di qualsiasi genere che poi alla fine mi fanno sentire “costretta” da termini di pubblicazione, da banner che mi complicano la mia scarsa vita informatica o da ingredienti che non sempre ho il tempo di andare ad acquistare; eppure questa volta sono qui, nemmeno io so bene il perché di questa decisione arrivata di getto, senza pensarci troppo… probabilmente perché l’estate appena trascorsa ha visto il mio primo assaggio di Abruzzo grazie ad una sosta in camper nel corso del rientro a casa dalle vacanze, una sosta non troppo studiata, quasi casuale che però mi ha permesso di conoscere una terra bellissima, ricca di verde lussureggiante, piena di piccole città ordinate, pulitissime, dai servizi ineccepibili e in cui il contatto con la gente è stato molto piacevole e ricco di cordialità. Ho avuto modo di toccare con mano quel rapporto speciale con le persone umili, con la realtà semplice dei piccoli centri non ancora divorati dall’egocentrismo dei più o dal consumismo dell’apparenza e proprio a questo “bel vivere” voglio dedicare la mia ricetta, ad una regione da valorizzare perché i frutti della sua terra non meritano nulla di meno di altri prodotti ben più conosciuti. Grazie per l’ospitalità Abruzzo!

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Ingredienti:

200 g. di ceci ammollati e lessati con un pizzico di sale

350 g. di latte

60 g. di miele di acacia (più un cucchiaio per la copertura di mandorle)

5 cucchiaini abbondanti di crema di nocciole (volendo fatta in casa)

3 cucchiaini di caco amaro

1 cucchiaio scarso di agar-agar

1 manciata di mandorle non pelate

Procedimento:

Riscaldare 300 g. di latte e farvi sciogliere l’agar agar mentre, a parte, i ceci andranno frullati con 50 g. di latte, la crema di nocciole, il cacao e il miele, per poi unire il tutto all’agar agar mescolando con una frusta sino ad addensamento; far riposare, una volta raffreddato, il tutto nel frigorifero per qualche ora. Prima di servire tostare in padella, per pochi minuti, una manciata di mandorle e poi  tritarle grossolanamente in un mortaio, senza spellarle come ho fatto io, per ottenere un sapore più intenso e rustico, mescolarle con una cucchiaiata di miele di acacia e versare il tutto sullo sformato.

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Con questa ricetta partecipo al contest “Taste of Abruzzo – It’s Xmas Time”:

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Contest e giveaway/ Un po' del mio mondo

Una “ola” per Stefania!

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Non sono una persona che partecipa volentieri a contest, giveaway o altre iniziative, anche se ultimamente ho avuto qualche spinta per qualche partecipazione, che ho accolto ben volentieri anche nella speranza di non fossilizzare questo povero blog trascurato con l’idea che se ho una scadenza magari qualcosa si muove….

Araba ha aperto questa iniziativa e il motivo principale per il quale ho aderito è: LEI! Perché ho sempre avuto un’ammirazione sconfinata per questa donna coraggiosa che si è avventurata in un mondo difficile e ostile per un’occidentale dalla mentalità aperta e che riesce ogni giorno ad affrontare qualsiasi ostacolo con una dose di umorismo assolutamente contagioso… ancora mi sganascio dalle risate quando penso ad un post in cui descriveva in maniera molto realistica l’approccio con un povero macellaio sprovvisto di carne di coniglio 🙂

Questo post è tutto per te Stefania, perché proponi delle cose strepitose in maniera talmente pratica (“furba”, secondo la tua terminologia, peraltro molto appropriata) e realizzabile anche da chi, come molte di noi, arriva la sera stremato da una giornata di lavoro, perché sei intelligente, simpatica, dissacrante e hai la forza travolgente di un uragano!

Dopo decine di volte che hai allietato le mie letture per una volta volevo regalare in pensiero di cuore a te… buon “blogcompleanno” Araba!

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