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Marzo 2014

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La nostra prima giornata di mare

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Non è stato un inverno tipico per queste zone, notoriamente spazzate dal vento gelido di bora che talora arriva a ghiacciare anche gli spruzzi di acqua salata che innaffiano i moli del lungomare, è stato un inverno mite e ricco di pioggia, talora uggioso, ma che io ho amato più degli altri nonostante preferisca le tersissime giornate gelide che contraddistinguono il clima di Trieste (non ditelo in giro, ma qui c’è poca poesia: il gas da riscaldamento costa un botto e almeno abbiamo risparmiato qualcosa…).

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Domenica sembrava estate, faceva caldissimo e la spiaggia era già piena di coraggiosi in costume da bagno… io ho preferito sedermi sul bagnasciuga e godermi la pace, il relax dello sciabordio del mare, la tranquillità dopo tante tensioni prolungate nei mesi passati: è stata una boccata di ossigeno per noi e per le pelosine che hanno rincorso i ciottoli lungo tutta la spiaggia… Bubu aveva un bisogno disperato di correre e di sfogarsi, Polly ha conosciuto il mare dopo un anno di canile e un inverno al calduccio di casa nostra (a fare danni).

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Domenica non ho quasi cucinato, ma il nutrimento migliore è stato questo: scattare qualche foto, in tutto riposo, da condividere con voi!

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Un po' del mio mondo

Piovono premi come fossero polpette!

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Questa volta mi è stato assegnato da Dani, che ringrazio nuovamente di cuore per aver pensato a me, specificando sommariamente le regole del gioco che, come al solito, io seguo con atteggiamento poco ortodosso: innanzitutto è necessario pubblicare il banner (fatto!), poi rispondere alle domande che vengono poste da chi ci trasmette il premio (ora ci arrivo) e poi nominare altri dieci blogs con meno di 200 followers, porre loro altre 10 domande e avvisare di tutto ciò (e qui casca l’asino!),

Allora, alle domande rispondo subito perchè è la parte più carina del giochino:Il tuo programma di cucina preferito?

1) Tutti i programmi condotti da Nigella Lawson, che adoro perchè mi fa sempre sentire a casa.

2) Pesce o carne? Dopo quarant’anni trascorsi a detestare il pesce, ora rispondo pesce, ma solo crudo o al vapore.

3) Oltre a quella italiana ti piace sperimentare altri tipi di cucina? Sì, specie quella orientale.

4) Il piatto peggiore che tu abbia mai preparato. Tutti i primi esperimenti fatti all’epoca in cui imparavo a cucinare… anche se posso dire di aver fallito raramente!

5) Il tuo sogno nel cassetto. Ritornare ad essere magra com’ero prima della gravidanza.

6) Se avessi un super potere quale sarebbe? Dimagrire di botto!

7) Il tuo miglior pregio. L’onestà.

8) Vinci un biglietto aereo, a te la scelta della meta: dove andresti? In Spagna, che sogno da sempre.

9) Ti hanno regalato la macchina del tempo: passato o futuro? Passato… almeno c’era più rispetto per il prossimo!

10) Il tuo piatto preferito. La verdura e il gelato.

Ora, come sempre uso fare, il premio la lascio a chi lo desidera perchè ho sempre una certa difficoltà a girarlo… e lascio anche le stesse domande perchè per conoscersi un po’ di più sono perfette!

Adesso però ho un altro elenco di domande cui rispondere in quanto lo stesso premio mi è stato assegnato anche da Barby (addirittura due a distanza di poche ore….):

1) La passione che ti ha legato al blog com’è nata? Il blog è nato come conseguenza della mia appartenenza ad un altro blog che mi stava molto stretto e in cui non avevo molta voce in capitolo.

2) Perché hai pensato ad aprire un blog? Nel primo sono stata coinvolta, poi ho continuato con questo perchè ci avevo preso gusto….

3) I tuoi amici ti hanno sostenuto in questa avventura? Chi mi ha conosciuta “dall’altra parte” e mi ha apprezzata certamente sì e non finirò mai di ringraziarle per l’incoraggiamento e l’aiuto che mi hanno regalato a piene mani!

4) Qual è la caratteristica principale del tuo carattere? Caparbia da morire.

5) Hai un mito? La gente comune che ogni giorno affronta la fatica di vivere delle esistenze spesso difficili e ne esce vincente per il solo fatto di averci provato.

6) Hai un piatto che ti evoca bei ricordi? I ditaloni al burro della signora Rosetta, la cuoca della scuola materna (arrivai a  mangiarne quattro piatti in pochi minuti).

7) In quale luogo ti senti veramente bene? A casa mia, circondata dai miei cari e possibilmente quando la casa è in ordine e pulita.

8) Mare o montagna? Dopo anni di passione per la montagna ora sono mare-dipendente.

9) Hai un sogno nel cassetto? Un futuro tranquillo per mio figlio.

10) L’ultimo pensiero la sera prima di addormentarti… Qual è? Domani è un altro giorno…

E anche qui…. lascio a voi la scelta!

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Pesce

La grande presenza del salmone

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La mia voglia di mare e di estate continua come nei giorni scorsi, anche se ieri sera mi sono trovata a dormire sotto tre trapunte e con un pile addosso (prontamente presa per i fondelli dal mio calorosissimo marito che insiste a farmi dormire con la finestra aperta)… c’è poco da fare, l’escursione termica si sente anche in riva al mare in questo periodo, ma almeno in cucina cerco di godermi i sapori freschissimi, sempre con la speranza di lasciare qualche chilo per la strada, cosa non semplicissima vista l’enormità di ore che trascorro seduta ad una scrivania.

Sempre più mi rendo conto che la cucina è fatta anche di piccole variazioni, di tocchi di colore e di profumo come quello del pepe rosa, perfetto da abbinare al salmone, quasi fosse una sintonia di colori oltre che di sapori, come il verde del prezzemolo che si unisce al marroncino del pangrattato conferendogli una dignità di “nonsolopane”, il tutto armonizzato dai sapori mediterranei dell’olio di oliva e del limone, che profumano davvero di coste rocciose a picco sul blu del mare, che ti fanno sentire il profumo dell’estate portato dal vento.

Il salmone è un ospite nordico doc, ma è incredibile come riesca a conferire un aspetto raffinato e fresco ad ogni piatto, sposandosi a qualunque cultura culinaria, dalla particolarità del sushi giapponese al sempre piacevolissimo brunch salmone-burro irlandese-aneto e birra stout… il salmone è metamorfico, è un alleato come pochi e questa volta lo ospito in un contesto profumatissimo come il nostro mare.

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Ingredienti:

500 g. di filetto di salmone fresco o decongelato

2 limoni

pangrattato q.b.

sale grosso e pepe rosa q.b.

olio evo q.b.

prezzemolo tritato q.b.

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Procedimento:

Asciugare bene i filetti di salmone con della carta da cucina e ungerli con l’olio utilizzando un piatto piano, poi cospargerli bene di prezzemolo tritato, sale e del pepe rosa ripassato un po’ nel mortaio, da ultimo pressarli bene nel pangrattato e riporli in una teglia coperta di cartaforno oppure antiaderente (io ho usato la ceramica), per non dover aggiungere dell’altro olio.

Cuocere in forno a 180 gradi per 20 minuti, girando i tranci a metà cottura (io ho usato la funzione ventilata e non li ho girati).

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Dolci e desserts

Le tartellette del papà!

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Festa del papà: ossia festa preconfezionata che detesto dal profondo del cuore, ma mio marito, molto più formale di me, ci tiene e anche parecchio, quindi non mi è rimasto che mandare a quel paese tutti i buoni propositi insalatosi e ipocalorici e mettere in pratica, con l’aiuto di mio figlio (altrimenti che festa del papà è?), una ricetta che è un’autentica bomba energetica… mettiamola così: avevo dei meravigliosi stampini da tartellette acquistati a gennaio in Germania e proprio li dovevo provare!

La ricetta base viene sempre da lei, una dei miei miti in cucina, ma io ho dovuto giocoforza farcirle con la Nutella perchè se si festeggia un papà ghiottone c’è poco da fare…facciamoci pure del male, ma facciamolo bene!

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Ingredienti:

175 g. di burro

60 g. di zucchero a velo

un cucchiaino di estratto di vaniglia

150 g. di farina

40 g. di maizena

mezza bustina di lievito per dolci

Nutella o marmellata per la farcitura

zucchero a velo per spolverizzare (no…non ce l’ho fatta…o scattavo le foto o avrei fotografato solo il piatto vuoto..)

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Procedimento:

Sbattere molto bene lo zucchero con il burro, aggiungendo poi la vaniglia (io stranamente non ho sentito la necessità di aggiungere la consueta puntina di sale), poi aggiungere farina, maizena e lievito e, appena mescolato il tutto, rigorosamente con le fruste o la planetaria (non con le mani perchè è burrosissimo), stendere negli stampini appositi.

Passare in forno a 180° per circa 20 minuti o finchè non saranno dorate: solo quando saranno raffreddate toglierle dagli stampi con molta cautela poichè l’impasto è molto fragile e farcirle a piacere.

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Insalate/ Pesce

Il verde e il rosa

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Lo avevo promesso: basta leccornie, basta calorie, basta carboidrati… sono già due settimane che il fisico mi dà segni di intolleranza e di sete costante, di bisogno di frutta e di verdure crude, fresche, ricche d’acqua; sento già il profumo d’estate grazie allo scirocco che porta l’odore del mare fino al portone di casa mia, sento la voglia di immergermi nell’acqua turchese e di pranzare a mezzogiorno in terrazza, sotto l’ombrellone, con i piatti in ceramica gialla e blu, di bere il the verde aromatizzato ai fiori, freddo, gelato, con le goccioline che scivolano lungo il bicchiere…

Ho voglia della mia brandina al sole del terrazzo, dove mi attende un libro e mi trovo a crogiolarmi con Bubu tra le gambe, che si acciambella e si gode la fornace del mattino pensando di essere un gatto, ho voglia del profumo del basilico che mi stuzzica le nari mentre mi immergo nella lettura, ho voglia di svegliarmi al mattino con il primo sole che entra dal balcone e stirarmi come un micio, ho voglia della calma pigrizia estiva e di dormire al sole quando mi va… ho voglia di ghiaccioli all’arancia e di sale tra i capelli, ho voglia di uscire al mattino con la mia borsa gialla, ho voglia di sandaletti colorati, ho voglia di mini leggins e canotte, ho voglia di colori, tanti colori!

Per la cena di questa sera ho voluto il rosa del salmone, il rosso intenso delle arance tarocco e il verde del finocchio… e anche della terrina perchè il finocchio da solo non ce la faceva… e ho mescolato tutto in un’armonia che sembra banale ma non lo è, in un bilanciamento di sapori fresco ed intrigante, in un girotondo di colori che chiudi gli occhi ed è già estate!

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Ingredienti:

250 g. di salmone crudo scongelato

mezza testa di finocchio

due arance tarocco più una da spremere

olio

sale

facoltativo: olive nere (che io ho omesso perchè mio figlio le detesta)

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Ho semplicemente tagliato il tutto a pezzettini pelando le arance a vivo e utilizzando il succo della terza arancia per condire l’insalata insieme all’olio evo e ad un pizzico di sale; prepararla con un po’ di anticipo affinchè vi sia il tempo per amalgamare al meglio i sapori.

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Dolci e desserts

Un altro giorno

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Ogni giorno penso a quello seguente e vivo con la voracità di chi si gusta ogni istante,

in ogni momento mi chiedo “e se domani” e poi penso che tutto sarà bellissimo,

in ogni fremito di paura tengo duro e so che non può accadermi nulla perchè si sopravvive a tutto,

so di aver superato tutti gli ostacoli e di aver raggiunto quasi tutti i miei obiettivi,

ma per gli altri c’è tempo perchè bisogna sempre desiderare qualcosa

e ogni anno ho paura poichè so che è un anno in più sottratto alla vita che resta,

ma poi penso che è un anno in più goduto, amato, vissuto e che sono fortunata…

c’è chi ci arriva con le rughe, chi con i capelli bianchi, c’è anche chi non ci arriva affatto,

chi ci arriva con la vita a pezzi e chi con la salute che crolla…

io ci sono, sono amata, non ho rughe nè capelli bianchi,

sono amata, ho potuto studiare e ragionare con la mia testa

e ho sempre amato, amato moltissimo,

sono in salute anche se una cosa che desidero è più tempo per me,

per leggere, per godermi le piccole cose,

ma è giusto desiderare sempre qualcosa….

sono trascorse due settimane e posto solo ora, ma ho voluto fare una cosa per me, per i miei quarantasette anni

di gioia, una coccola semplice, senza alcun stress, ma morbida e bianca come piace a me…

… e questa è l’ultima bomba calorica prima dell’estate, promesso (a dita incrociate 🙂 ), perchè la mia prossima meta è abbottonare i jeans!

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Ingredienti:

3 uova

500 g. di ricotta

500 g. di panna 100 g. di zucchero a velo

3 cucchiaini di caffè macinato

un pizzico di sale

100 g. di cioccolato bianco

una confezione di Pavesini (o simili)

Procedimento:

Montare a neve ferma gli albumi con il sale e metterli da parte; nel frattempo sbattere i tuorli con lo zucchero sino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, successivamente aggiungere la ricotta e il caffè, poi montare la panna e incorporarla ai tuorli, aggiungere con molta delicatezza anche gli albumi.

Con questa crema alternare, in una pirofila, strati di biscotti e strati di crema, alternando al cioccolato tritato grossolanamente (io però l’ho aggiunto alla crema), sino a terminare gli ingredienti ultimando con uno strato cremoso.

Mettere a raffreddare in frigorifero per tutta la notte e goderselo l’indomani!

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Un po' del mio mondo

Emozionata…

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Ho sempre seguito questo gruppo di donne bravissime che bloggavano con una maestria senza pari, ma chi si è mai sognato di farne parte? Manco sapevo come si facesse…. poi ritrovo il link su un blog di una persona “normale” come me, non una maestra della fotografia al pari loro, e allora timidamente vado su Google e digito la fatidica domanda (più per curiosità che per altro): “Come si diventa una bloggallina?” e vengo reindirizzata sul relativo blog… emozione… mi rendo conto che “basta chiedere e ti sarà dato”! A dire il vero un po’ (parecchio) mi vergogno, ma sono talmente entusiasta del lavoro della maggior parte di loro che timidamente chiedo di poter farne parte, magari imparo un po’ della loro bravura, ci rimugino un po’ perchè i miei messaggi non compaiono e non so se sono in moderazione o se vanno in spam, non insisto in quanto non è che mi sento di essere una megafoodblogger, anzi… sono cosciente di essere anche un po’ estranea alle “corporazioni” di qualsiasi foggia, ma queste signorine sono troppo brave e anche umili, simpatiche…. Insomma, per farla breve, riapro la pagina e mi trovo tra le facenti parte delle Bloggalline… incredibile! Corro a dirlo al marito, che alza mezzo soppracciglio e borbotta: “Ah…”, ci ripenso ancora un po’ e torno alla carica con una: “Ma lo sai che vi fanno parte delle genione?”, ottenendo come risposta un: “A-ha…”, ma chi se ne importa degli uomini, mica si parla di bloggalli, no?

Insomma, grazie alla buonanima che mi ha accolta… cercherò di imparare al meglio da voi!

Quasi quasi potrei anche dire che vi voglio bene, ma non sono il tipo che si apre a tal punto, quindi taccio e i sentimenti li tengo per me…. magari vi abbraccio, via! 🙂 (E intanto cerco di capire come si inserisce il banner….)

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Bimby/ Dolci e desserts

Con te

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Fammi ridere ancora oggi come allora

fammi sognare ogni giorno per sconfiggere la fatica

abbracciami quando sono arrabbiata e ti allontano

ridi quando sono come un tornado e mordo tutti

 sostienimi quando lotto da sola contro il mondo storto

cammina con me nei prati, attraversa con me i boschi,

tienimi lontano dalle sterpaglie perchè pungono e strappano

reggimi quando sto per farmi male e canta quando piango

portami in riva al mare e guarda con me il tramonto

guidami ancora nelle vallate cantando a squarciagola

fammi il solletico sempre e ancora anche se strillo come una pazza

gettami  l’acqua ghiacciata in inverno sotto la maglietta

soffiami sui capelli mentre cerco di sfogliare un libro

prendimi in giro quando mi guardo allo specchio sbuffando

balla con me sulla musica della vita anche se sembri un orso

soffia  sulle tue candeline mentre le sue manine applaudono…

… buon compleanno amore!!!

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Ingredienti per la base  al doppio fondente:

6 uova

280 g. di zucchero

200 g. di farina

50 g. di fecola

una bustina di lievito per dolci

40 g. di cacao amaro

200 d. di cioccolato fondente

Ingredienti per la crema (io però ne ho fatta una dose e mezza):

60 g. di mandorle tostate non spellate

100 g. di zucchero

100 g. di cioccolato fondente

100 g. di latte intero

70 g. di burro

Procedimento (tra parentesi le fasi Bimby):

ho sbattuto le uova intere con lo zucchero (4 sec. vel.3), poi ho aggiunto la farina, la fecola, il lievito, il cioccolato tritato e il cacao (3 sec. vel.3), sempre sbattendo con le fruste e ho infornato in uno stampo a cerniera a 180° per 45 minuti.

Nel frattempo ho preparato la crema tostando le mandorle in una padella antiaderente, che poi ho tritato assieme allo zucchero (20 sec. vel.10), successivamente ho aggiunto il cioccolato continuando a tritare (20 sec. vel.8) e alla fine ho versato anche il latte e il burro, portando il tutto sul fuoco a bagnomaria e mescolando sino ad amalgamare a perfezione (6 min. 50° vel.3); appena la crema si è stabilizzata a temperatura ambiente l’ho usata per farcire la base, che nel frattempo avevo tagliato a metà; la restante parte è stata spalmata sulla superficie della torta. Abbondate pure con la farcitura interna perchè la crema, che non risulta molto densa, è perfetta per ammorbidire il pan di Spagna, meglio ancora se lo fate con qualche ora di anticipo.

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Un po' del mio mondo

Un Liebster Award… grazie Marisa!

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Rieccomi qui con i miei soliti ritardi, anche se questa volta è davvero vergognoso perchè si tratta di onorare lei che ha voluto donarmi questo riconoscimento; purtroppo in questo periodo sono più oberata di impegni rispetto al solito, non riesco a postare nulla e, in tutta onestà, fatico anche abbastanza a cucinare qualcosa di non già collaudato… sono stanca, stanchissima, ma spero di riprendere quota al più presto!
Intanto però inizio con il rispondere alle domande postemi dalla mia “benefattrice” (e qui sta il problema, perchè lei ha postato due elenchi, ma visto che sono tutte domande carine ho deciso di tenerle tutte in considerazione, poi lascio la scelta a chi vorrà continuare la catena):

1) Come è cambiata la tua vita da quando hai cominciato a scrivere il tuo blog?

Non è cambiata di molto, tuttavia il blog mi ha portata talora a fermarmi e a riflettere su me stessa poichè qui si cucina, ma soprattutto si vive.

2) Sei riuscito/a a stringere amicizie sincere con i tuo colleghi blogger?

Diciamo che ho scoperto delle persone davvero in gamba e alcune che sono delle vere artiste, ho avuto modo di apprezzare donne che hanno lottato per soddisfare i proprio desideri ed esaudire i propri sogni… non cito nessuno in particolare perchè non sarebbe corretto, anche se una stima particolare va a lei, a una che mi piace un sacco e con la quale ho avuto un feeling da subito, che non so se leggerà e capirà, ma che ha una poesia e una delicatezza senza pari….

3) Ritieni che i tuoi post possano essere utili ai lettori?

Non lo so e nemmeno me lo sono mai chiesto: io scrivo perchè ne ho voglia e resta inteso che la porta è aperta a tutti… chi entra lo fa perchè ha piacere di stare in mia compagnia, senza secondi fini e solo per la soddisfazione di condividere un istante di vita.

4) Hai mai scritto un post solo per aumentare le visite al tuo blog nonostante ritenessi l’argomento trattato banale ma di facile presa sulla massa?

No e mai lo farò: scrivo per il piacere di esprimermi e, in tutta onestà, della visibilità non me ne importa nulla… meglio poche visite, ma sincere!

5) Hai mai messo dei mi piace a caso nei vari blog solo per farti pubblicità ed aumentare il numero di visite al tuo sito?

No, sarebbe disonesto… uso il tatso “Mi piace” quando leggo volentieri un post ma per svariati motivi non ho la possibilità di commentare, quindi è sempre un segno di apprezzamento.

6) Hai mai litigato virtualmente con un altro blogger perché non condividevi i suoi punti di vista anche se ciò ha comportato la perdita di un lettore del tuo blog?

L’ho fatto una sola volta e nel blog che gestivo prima assieme ad altre due persone perchè questa blogger aveva insultato una delle mie collaboratrici: al di là della condivisione o meno del suo pensiero (in effetti non ero d’accordo sul post) non ritenevo corretto entrare in casa altrui per mancare di rispetto. Punto.

7) Ti sei mai ispirato ad altri blogger così tanto da parafrasare un loro post?

Assolutamente mai… delle volte ammiro estasiata alcuni blogs e imparo grazie alla loro bravura.

8) Cosa sei stato/a disposto/a a fare per aumentare le visite al tuo blog?

Nulla, nè ora nè mai.

9) Hai mai usato la volgarità ed il sesso nei tuoi post per aumentare il numero dei lettori?

Non rientra nel mio stile: la classe innanzitutto.

10) Ti identifichi con ciò che scrivi? Cioè quello che scrivi ti rappresenta come persona?

Sì, assolutamente: impossibile mentire, io sono un libro aperto, non so mentire e non riesco ad essere diplomatica nemmeno quando sono contrariata perchè divento una furia!

Ed ecco il secondo gruppo di domande:

1) Il tuo colore preferito.

L’arancione come il sole d’estate e il turchese come il mare della Grecia.

2) Il libro più bello.

“L’uomo che sussurrava ai cavalli” di Nicholas Evans… uno stupendo spaccato di natura!

3) La città che ami di più.

Monaco di Baviera, bella, unica ed inimitabile… un inno alla vita!

4) Il tuo fiore preferito.

Il girasole.

5) Il tuo cibo preferito.

Il gelato, a qualsiasi gusto tranne il cioccolato.

6) Il film più bello che sia mai stato girato.

“Nuovo Cinema Paradiso” di Tornatore…. pura poesia….

7) Lo scrittore e la scrittrice preferiti.

Adoro Oriana Fallaci, intelligente, dissacrante, sprezzante e vera!

8) Da 1 a 5 quanto conta avere tanti “Mi piace” sul tuo blog?

Serve? A me no…

9) Spiega la risposta data al punto precedente.

La risposta è sempre la stessa… se c’è l’intelligenza non serve.

10) Descriviti in 10 parole.

Dieci sono tante… allora…caparbia, polemica, permalosa, libera, anarchica, solare, giocosa, pensante, curiosa, estetica…. (dicono sia anche sensuale, ma siccome mi fa un po’ ridere lo metto tra parentesi.. 🙂 )

Bene, non rimane che lasciare a voi la parola e la voglia di continuare (oramai lo sapete che detesto nominare e coinvolgere chiunque)… chi si propone per primo?

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Antipasti e stuzzichini/ Etniche

Inarisushi, lo street food d’Oriente

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Nel “pacco delle mille meraviglie” che mi è stato donato dal mio cugino nippo-svizzero c’era anche una strana busta che stentavo a provare: ci ho messo qualche mese, approfittando del fatto che si trattava di una preparazione impacchettata sottovuoto e che quindi mi concedeva qualche dilazione temporale…. alla fine l’ho chiamato e gli ho chiesto aiuto perchè proprio non ricordavo cosa dovessi farne (le istruzioni c’erano, ma espresse con gli ideogrammi… 🙁 )!

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Nel mentre facevo ricerche sulla preparazione ho scoperto che si chiamano Inarisushi e che non sono altro che delle “taschine” di tofu fritto in cui va inserito il riso, trattato alla stessa maniera utilizzata per la preparazione del sushi, ossia risciacquato ripetutamente per fargli perdere l’amido, bollito e condito con dell’aceto di riso; per arrivare a realizzare queste strisce di tofu, lo stesso va fritto più volte per farlo arrivare ad una temperatura elevata e ottenendo un prodotto chiamato “aburaage”.

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Vi sono delle varianti anche per questo piatto: abbiamo il Fukusa-zushi (帛紗寿司) e il Chakin-zushi (茶巾寿司), che ricordano di più una omelette, anche se, in tutta onestà, non so bene quale sia la variante che ho messo in tavola, so solo che fortunatamente ho aperto la busta e ho trovato le tasche di tofu pronte, bastava staccarle e aprirle con molta cautela (operazione difficoltosa perchè tendono a rompersi) e riempirle di riso, poi condire con il sugo già pronto, a base di soia e molto d0lce.

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Non serve far altro perchè il calore del riso appena bollito sarà sufficiente a riscaldare il tofu e il sugo: è un piatto dal sapore strano, dolce e gradevolissimo, quasi uno spuntino o un antipasto, molto leggero e perfetto se l’appetito è scarso… chiaramente prepararlo da sè in casa mi sembra impraticabile se non siete degli esperti in cucina orientale, ma se lo trovate in qualche negozietto etnico non lasciatevelo scappare, è una delizia!!!

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Dall’immagine della confezione si nota quale sarebbe la presentazione perfetta…ma vi giuro che non vi sono proprio riuscita, erano scivolosi e fragilissimi…..

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